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Sanità, Sostegni (PD): «La nuova legge sui servizi in farmacia ne rafforza il ruolo nell’organizzazione della sanità territoriale»

Sanità, Sostegni (PD): «La nuova legge sui servizi in farmacia ne rafforza il ruolo nell’organizzazione della sanità territoriale»

Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera, a larga maggioranza, la proposta di legge che disciplina i nuovi servizi erogati dalle farmacie.

«Dopo un lungo e approfondito lavoro in commissione – ha spiegato Enrico Sostegni (Pd), presidente della commissione Sanità – abbiamo approvato un atto che porta la nostra normativa regionale al passo con le disposizioni nazionali, consentendo alle farmacie di consolidare il loro ruolo nella rete di sanità territoriale».

Si tratta della modifica alla legge regionale 16/2000, che viene così allineata al decreto legislativo 153/2009, che ha introdotto il concetto di “farmacia dei servizi”, e alle normative successive.

«Già oggi – ha ricordato Sostegni – il 40% delle farmacie toscane eroga servizi che vanno dalla diagnostica strumentale ai servizi cognitivi, vale a dire l’assistenza diretta al paziente, con l’obiettivo di migliorare l’aderenza terapeutica, l’educazione sanitaria e la gestione della terapia farmacologica. La Regione ha già utilizzato le farmacie per attivare tessere sanitarie, erogare vaccinazioni e tamponi durante la pandemia. Ora andiamo ad integrare e chiarire queste norme, per offrire ai cittadini una rete di servizi sempre più ampia».

I punti cardine della legge sono tre.

«Primo – ha proseguito Sostegni – le attività erogabili si limitano ai servizi sanitari previsti dalla normativa vigente, come la diagnostica da sangue capillare, garantendo la sicurezza e l’affidabilità delle strumentazioni utilizzate».
Il secondo punto riguarda i locali dedicati a queste attività: «Le farmacie potranno utilizzare spazi interni o locali esterni, purché separati e dedicati esclusivamente ai servizi sanitari. Non saranno consentiti gazebo o prefabbricati, salvo situazioni straordinarie autorizzate dall’Autorità competente».

Infine, la legge ribadisce la responsabilità del farmacista. «Il titolare o il direttore della farmacia sarà garante della corretta installazione e manutenzione delle apparecchiature, e risponderà della qualità dei risultati analitici. Questo – ha concluso Sostegni – è un aspetto cruciale per garantire la sicurezza degli utenti e la tutela della loro riservatezza».

Fonte: Gruppo PD Consiglio Regionale

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