TORINO – Cinica, decisa, un po’ fortunata, ma soprattutto vincente. Ecco la Fiorentina che esce dalla stadio Grande Torino con un successo che vale (momentaneamente ma non importa) il secondo posto in classifica. Grazie a un’incursione vincente di Kean, bravo a far sbagliare il suo marcatore, il cileno Guillermo Maripan, 30 anni, non un novellino, e a infilare un altro “senatore” Milinkovic Savic, in uscita. Bravo Moise, sempre più in grado di fare reparto praticamente da solo e di accendere una partita fin lì (41′ del primo tempo) piuttosto smorta e incolore.
PALLADINO – Partita “sporca”, ma vittoria pulita. E grande soddisfazione per i tifosi viola saliti a Torino per sostenere una Fiorentina che, con la settima vittoria di fila (quinta in campionato), si pone lassù, dove affianca l’Atalanta capace di sbancare il Maradona, ridimensionando il Napoli di Conte. Ma è una squadra, quella viola, che fa della duttilità la sua arma migliore. A parte Kean, che impersona l'”attacco”, tutti s’immolano alla causa, cercando di mettere il proprio mattoncino per la costruzione, collettiva, di una vittoria che potrebbe assomigliare a quella di Marassi contro il Genoa. Con una differenza: che stavolta la Fiorentina ha sofferto di più: il Toro ha preso un palo con Pedersen, durante il suo arrembante forcing, che avrebbe potuto cambiare la partita. Merito di Palladino, motivatore e improvvisatore. Nel senso che sa adattare la squadra alle esigenze della partita.
BELTRAN – Ed è proprio in questa capacità di sopperire alle difficoltà del momento il segreto di una Fiorentina che può davvero andare lontano. Una Fiorentina che sa vincere senza Cataldi e Gudmundsson fa capire di non avere limiti. Perchè il centrocampo, e questa è una nota dolente, senza Cataldi soffre. Molto bravo Bove a cercare di legare i vari reparti, ed encomiabile Beltran a sacrificarsi in un gioco oscuro, ma la situazione è lievemente migliorata, nella zona nevralgica del campo, quando è entrato Adlì. Richardson, con tutta la simpatia che può ispirare, è lento e spesso avulso dall’azione. Mandragora (complimenti per la freddezza della punizione finita colpito appena entrato) non è quell’argine che serve. Poi gli appunti alla difesa: Ranieri capitano in affanno. Gosens tempestivo su un paio di palloni pericolosamente vaganti in area, ha sofferto nella marcatura dello sgusciante Pedersen.
KEAN – Avvio di studio. Le difese sembrano infatti avere la meglio per tutto il corso del primo tempo, fino però al grossolano errore da parte di quella granata: lancio lunghissimo da parte di Ranieri sul quale Maripan buca clamorosamente l’intervento che permette di fatto a Kean di battere Milinkovic-Savic e di portare avanti la Fiorentina. Errore da parte del difensore del Torino che potrebbe però riscattarsi pochi minuti più tardi, insaccando, sugli sviluppi di calcio piazzato, il colpo di testa del potenziale 1-1: il tutto però avviene da posizione di fuorigioco. Si va all’intervallo dunque sullo zero a uno per i viola.
MANDRAGORA – Il Torino, in avvio di ripresa, manda un segnale: cross di Pedersen e rovesciata di Sanabria, alta sulla traversa di De Gea. Sarà poi lo stesso esterno granata ad andare ancora vicino al pari, con l’imbucata di Walukiewicz a liberare proprio Pedersen che colpisce il palo. Chance granata alla quale risponde poi la Fiorentina, sempre con un palo, stavolta colpito su calcio di punizione dal neo entrato Mandragora, bravo a disegnare la traiettoria fermata dal montante della porta del Torino. Finale concitato, con i granata in fase di forcing e la Fiorentina che sa gestire il momento critico, ed è qui una parte sostanziale della sua grandezza, fino allo scadere dei cinque minuti di recupero concessi da La Penna. Poi è tripudio di bandiere viola. In un viaggio di ritorno che comincia con il secondo posto in classifica, a quota 22 punti. Dove i viola potrebbero abituarsi, gioiosamente, all’altitudine.
Tabellino e pagelle
TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic 5.5; Walukiewicz 6, Maripan 5, Coco 6; Pedersen 6, Tameze 6 (19′ st Lazaro 6), Ricci 5.5 (34′ st Linetty sv), Vlasic 5.5 (34′ st Karamoh sv), Sosa 5.5 (19′ st Ilic 6); Adams 6 (17′ pt Njie 6), Sanabria 5.5. Allenatore: Vanoli 5.5
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea 6.5; Dodo’ 6, Comuzzo 6.5, Ranieri 6.5, Gosens 6; Richardson 6 (19′ st Adli 6), Bove 6.5; Colpani 5.5 (19′ st Ikone’ 5.5), Beltran 6 (30′ st Mandragora 6.5), Sottil 5.5 (18′ st Kouame’ 6); Kean 7 (40′ st Biraghi sv). Allenatore: Palladino 6.5
ARBITRO: La Penna di Roma 6
MARCATORE: 41′ pt Kean
Ammoniti: Ilic, Ricci, Bove
Angoli: 2-1 per la Fiorentina
Recupero: 2′; 5′