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Fondi FESR 2021 – 2027. Opportunità per la crescita delle imprese toscane. Intervista all’assessore Leonardo Marras.

Fondi FESR 2021 – 2027. Opportunità per la crescita delle imprese toscane. Intervista all’assessore Leonardo Marras.

All’interno del programma regionale FESR Toscana 2021-2027 ci sono molte risorse a disposizione del sistema produttivo toscano.
Le imprese della nostra regione hanno la possibilità di partecipare a bandi, alcuni già usciti, altri che usciranno, per poter fare investimenti che puntano ad aumentare competitività e una crescita sostenibile.

La regione Toscana costellata di piccole e medie imprese ha già un sistema competitivo, vocato all’export e alla qualità della produzione e si appresta ad affrontare nuove sfide nell’immediato futuro. Al sistema delle imprese toscane non manca la voglia di investire in ricerca e innovazione, ma c’è bisogno di risorse pubbliche che sostengano l’economia regionale.
Partendo da un’analisi dei bisogni del tessuto produttivo regionale e delle opportunità di crescita, la Regione Toscana ha voluto indirizzare le risorse su obiettivi precisi come la crescita intelligente che si dedica a ricerca e innovazione, la digitalizzazione e il potenziamento della competitività e la sostenibilità per accompagnare le imprese verso una transizione ecologica e il rispetto per l’ambiente.
 
Toscana Post ha ritenuto fondamentale approfondire questo tema, dando anche informazioni utili per capire le opportunità e conoscere meglio gli strumenti.
Avevamo già anticipato questo tema con un commento di Lorenzo Gai, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari presso il Dipartimento di scienza dell’economia e l’impresa dell’Università degli studi di Firenze, potete trovarlo in questo link:
https://www.toscana-post.it/rubriche/facciamo-i-conti/risorse-a-favore-delle-pmi-e-liberi-professionisti-toscani-il-commento-di-lorenzo-gai/

Su Toscana Post oggi diamo inizio a un approfondimento con un ciclo di interviste su questo tema che rappresenta un’opportunità molto importante per le imprese toscane.
Partiamo con l’intervista a Leonardo Marras, assessore allo sviluppo economico della Regione toscana, nei prossimi giorni, proseguiremo con Emilio Quattrocchi, amministratore delegato di Italia Comfidi e, successivamente proporremo Alessandra Trano, responsabile area tecnica finanza agevolata di Italia Comfidi.
 

Assessore Marras uno sforzo molto importante quello dei bandi alle imprese sostenuto dai fondi FESR con un’importate somma di risorse. Di quanto si parla e da dove arrivano?

Si parla di oltre 500 milioni dai fondi europei, a disposizione della Toscana nel settennato in corso 2021-27, che vogliamo sfruttare per accompagnare gli investimenti per la transizione ecologica e digitale del sistema produttivo toscano, puntando su ricerca, innovazione, digitalizzazione e competitività. Nel corso di questa programmazione, si mettono a disposizione quasi 100 milioni in più rispetto al periodo precedente, che, grazie ad alcune nuove direttrici, possono determinare un effetto leva importante, fino a sostenere oltre 2,7 miliardi di euro di investimenti produttivi sul territorio.
 
Come sono state decise le aree di intervento? In che modo queste rispecchiano i bisogni reali del sistema impresa toscano?
 
Ci siamo messi in ascolto del sistema produttivo regionale, abbiamo analizzato punti di forza e opportunità di crescita, e abbiamo voluto dare una risposta. Un forte segnale di fiducia verso le imprese che consolidano la loro forza lavoro, finalizzato dunque alla loro valorizzazione, alla crescita competitiva, all’acquisizione di nuovi strumenti, sia tecnici che culturali, affinché la Toscana possa affrontare in maniera efficace la trasformazione che a livello globale sta riguardando tutto il mondo. Le misure che abbiamo pensato possono offrire una forte spinta negli ambiti dell’innovazione, del sostegno all’internazionalizzazione, della ricerca e più in generale degli investimenti produttivi, anche quelli più tradizionali.
 
Quali sono le priorità del sistema produttivo toscano per aumentare la sua competitività sulle quali si cerca di intervenire con le varie azioni dei fondi FESR?
 
Si deve intervenire prioritariamente per contrastare i cambiamenti climatici, con una maggiore efficienza energetica nelle fasi della produzione. E poi c’è il tema dell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, tema tutt’altro che scontato in una regione come la Toscana che è fatta di grandi centri avanzati, settori di avanguardia e riferimento internazionale, ma anche di realtà meno pronte all’innovazione. Dobbiamo fare uno sforzo anche per superare queste diversità e tentare di portare tutti ad un livello adeguato di utilizzo di tutte le innovazioni in campo digitale che hanno caratterizzato gli ultimi anni e che sempre più in futuro saranno determinanti per mantenere la competitività.
 
I bandi si dedicano molto al concetto di sostenibilità ambientale e efficientamento energetico che insieme alla digitalizzazione solo le principali sfide del futuro, ma rappresentano anche cambiamenti importanti nella vita delle imprese. Quanto è importante che le imprese facciano propri questi obiettivi e che ricadute possono avere sulla loro produttività e in generale su tutta la Toscana?

Parlare di transizione ecologica significa parlare di un modello di sviluppo che amplia la prospettiva dal solo parametro economico alla dimensione sociale e ambientale. Quando l’Europa nel 2019 ha lanciato il Green deal, lo ha fatto sia per dare una risposta all’emergenza climatica, sia per rispondere alle sfide della globalizzazione. Davanti alla crisi energetica ed ambientale che stiamo vivendo è oggi necessario un cambio di passo tanto per le imprese quanto per la pubblica amministrazione. Le opportunità di investimento sono molte e tra queste le principali riguardano progetti per lo sviluppo dell’energia rinnovabile, tecnologie e infrastrutture green, start up e imprese innovative nel settore dell’energia, progetti di infrastrutture sostenibili come, ad esempio, reti di trasporto pubblico a basso impatto ambientale e sistemi di riciclo dei rifiuti. Tutto questo ha, e avrà sempre più, un forte impatto sulla qualità della vita dei cittadini ma anche sul loro livello di benessere dal punto di vista economico. Non possiamo farci trovare impreparati davanti a queste sfide.
 
Una delle azioni che la Regione ha avviato con i fondi Fesr è quella di aumentare la capacità di ricerca e innovazione delle imprese. Anche nei momenti di crisi avere la capacità di visione e di investimento per fare passi avanti in questo senso può essere determinante per ripartire e tornare competitivi. Qual è il bisogno concreto che c'è oggi in Toscana?

Come dicevo, se vuole sopravvivere, il sistema economico toscano deve farsi trovare pronto ad accettare le sfide del futuro. Non c’è alternativa. Tutte le imprese dovranno affrontare nei prossimi anni il passaggio epocale delle transizioni, digitale ed ecologica. Il rischio che, soprattutto le realtà di piccole dimensioni ne vengano travolte, è ben concreto. Per questo abbiamo voluto dare questa iniezione di fiducia, e di risorse, per sostenere e rendere più competitivo sui mercati internazionali il nostro tessuto imprenditoriale. Per quanto riguarda il sostegno alla ricerca sono usciti, o stanno uscendo in questi mesi, bandi per 115 milioni di euro, che si associano ai 180 già assegnati per R&S, per l’innovazione e per il sostegno all’export.
 
Con un’adeguata partecipazione ai bandi si immettono risorse fondamentali per rendere più competitivo il sistema delle imprese toscane. Qual è lo stato attuale delle nostre imprese e cosa ci si aspetta con la programmazione regionale FESR 2021-2027?

Da questo punto di vista non siamo all’anno zero: alcuni mesi fa è stato presentato uno studio di Svimez che restituisce l’immagine di una regione dinamica, competitiva, aperta verso l'esterno, attrattiva per gli investimenti dall'estero. Un campo, quest’ultimo, nel quale siamo leader in Italia. Per mantenere e consolidare questo primato, uno dei fattori su cui concentrarci è, appunto, il sostegno alla modernizzazione del sistema produttivo, migliorando il rapporto con il sistema creditizio, ristrutturando l’ecosistema del trasferimento tecnologico, puntando sulla collaborazione tra le imprese nei servizi, nel commercio, nelle filiere produttive. È la strada che vogliamo percorrere.

Al sistema delle imprese toscane non manca la voglia di investire in ricerca e innovazione, ma c’è bisogno di risorse pubbliche che sostengano l’economia regionale.
Se intendi la Regione Toscana come istituzione, devi scrivere Regione Toscana
 
la digitalizzazione e il potenziamento della competitività, e la sostenibilità per accompagnare le imprese verso una transizione ecologica e il rispetto dell’ambiente.
un'importante
energetico che, insieme alla digitalizzazione, sono le principali sfide del futuro, ma rappresentano anche cambiamenti importanti nella vita delle imprese.

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