Raggiante, Bernabò Bocca, sul palco del Teatro del Maggio, di fronte a 1.500 persone accorse per la presentazione delle risorse di Fondazione Cr Firenze per i territori della Città metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e di Grosseto. Che salgono a 47,5 milioni di euro per il 2025, con 7,5 mln in più rispetto all’anno precedente e 10 mln in più rispetto alle previsioni del Documento programmatico pluriennale 2024-27. Che l’anno scorso venne presentato in un altro teatro decisamente più piccolo, Il Niccolini, accanto al Duomio. Davanti a 500 persone.
“L’anno prossimo – ha detto il raggiante Bocca – dovremo affittare lo Stadio Franchi”. Qualcuno ha gridato: “Meglio di no, per diversi anni sarà un cantiere”. Il Presidente è andato avanti: “Le risorse messe a disposizione dalla Fondazione, spiega, coprono in media il 30% dei costi progettuali complessivi che hanno un valore di circa 140 milioni di euro. La scelta di aumentare il nostro impegno, a favore e al fianco del territorio, ha un preciso obiettivo: generare valore a beneficio della nostra comunità. Intendiamo attuare una filantropia dinamica che deve essere sempre più mirata a una progettualità ben profilata sui soggetti da aiutare. Per questo miriamo a conoscere con maggiore precisione i risultati dei nostri interventi”.
“Desideriamo essere sempre meno dei Bancomat, per usare una frase che lo scorso anno ha fatto i titoli di tutti i giornali, e più partner nei programmi che sosteniamo, almeno quelli di maggiore impatto: è la strada del nuovo modello di fondazione che intendiamo delineare”, ha aggiunto Bocca rivolto agli stakeholder dei territori dove opera la Fondazione (Firenze, Arezzo, Grosseto), fra beneficiari e rappresentanti istituzionali.
“La Fondazione ha bisogno di voi – ha insistito Bocca, rivolgendosi alla platea – perché senza di voi, senza il vostro supporto, senza il vostro aiuto, senza il vostro coinvolgimento, tutto quello che noi abbiamo fatto e tutto quello che noi andremo a fare negli anni futuri non sarebbe assolutamente possibile”.
Secondo i numeri presentati dal direttore generale Gabriele Gori, l’avanzo di 85 milioni di euro del bilancio 2024 sarà impiegato nel 2025 per l’attività istituzionale, con 47,5 milioni di risorse da erogare e 16,3 milioni destinati al fondo per la stabilizzazione delle erogazioni; per il rafforzamento patrimoniale, con 17 milioni a riserva obbligatoria e 12,8 milioni al fondo per l’integrità del patrimonio; per iniziative Acri (2,5 milioni) e per il Fondo nazionale per il volontariato (2,3 milioni).
Nel 2025 verranno lanciati, secondo il documento presentato oggi, 21 novembre 2024, bandi tematici che andranno a sollecitare le realtà del territorio per la presentazione di progetti che rispondano alle missioni della Fondazione (la Fondazione per le persone, la Fondazione per la cultura, la Fondazione per l’innovazione e la ricerca, La Fondazione per lo sviluppo del territorio). Si rinnovano gli storici bandi a favore delle associazioni che si occupano di solidarietà: welfare, disabilità, donne e minori; e ancora nel settore dedicato all’arte e alla cultura i bandi Spettacolo dal vivo, Arti Visive, Attività Culturali.
Fra i nuovi bandi, la Fondazione per il pubblico dei musei che andrà a sostenere progetti per implementare i servizi digitali, progetti per servizi educativi dedicati alle scuole e progettazione di strategie digitali, il bando Sport e Inclusione e il nuovo bando Caregivers. Saranno una trentina, invece, i progetti diretti realizzati dalla Fondazione con partner nel territorio. In particolare, il nuovo progetto ‘Problema Carcere’ che prevede una serie di azioni volte a favorire l’accesso ai diritti e alle tutele sociali da parte dei detenuti riducendo la carenza di servizi.
Ancora con Dynamo Camp si prevede l’attivazione dei servizi di terapia ricreativa per ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e alle loro famiglie per nuclei con redditi bassi. Fondazione Cr Firenze diventa partner, infine, dei progetti T3ddy e Custom3d insieme a Aou Meyer, Aou Careggi e Università di Firenze, due laboratori che si occupano dello sviluppo di sistemi e metodi che sfruttano le tecnologie 3d nella pratica clinica di trattamenti dei pazienti. Sì, Bernabò Bocca ha tutti i motivi per essere raggiante.