MILANO – Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo e a tre mesi di isolamento diurno per aver ucciso a coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, di 29 anni, incinta di sette mesi, il 27 maggio 2023 a Senago, in provincia di Milano. Lo ha deciso oggi, 25 novembre 2024, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Corte di Assise al termine del processo di primo grado per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
Impagnatiello all’ergastolo è detenuto nel carcere di San Vittore dal giugno del 2023. La corte ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione, del vincolo affettivo che legava vittima e omicida e della crudeltà, ma non quella dei futili motivi, contestata dalla procura.
La Corte, inoltre, ha condannato Impagnatiello a risarcire con provvisionali da 200mila euro ciascuna il padre e la madre di Giulia e con 150mila euro a testa il fratello e la sorella della vittima.