FIRENZE – Edoardo Bove è stato estubato nelle prime ore di questa mattina e ha iniziato a rispondere alle domande dei medici, trovando anche parole di ringraziamento per chiunque si sia prestato nei soccorsi nei suoi confronti.
Buoni segnali, dunque ,sul possibile recupero completo del classe 2002 romano che si trova ancora in terapia intensiva. Esclusi al momento danni neurologici e cardiologici, un nuovo bollettino medico su Bove è atteso entro la serata di oggi.
La Fiorentina dovrebbe riprendere ad allenarsi nel pomeriggio di oggi, 2 dicembre 2024, in vista della gara di Coppa Italia fra Fiorentina ed Empoli in programma mercoledì prossimo. Nel frattempo hanno raggiunto l’ospedale molti giocatori della Fiorentina. L’allenatore, Raffaele Palladino, Raffaele Palladino, è arrivato poco dopo le 9 a Careggi. Presenti anche i genitori di Bove, Giovanni e Tanja, la fidanzata Martina, Giunti poco dopo anche il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, e il direttore sportivo Daniele Pradè.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e la sindaca di Firenze, Sara Funaro, sono costantemente informati dello stato di salute del calciatore. Sia Giani che Funaro ieri sera si sono recati personalmente al pronto soccorso dell’ospedale dopo aver assistito in diretta al dramma sul campo dalla tribuna dello stadio ‘Artemio Franchi´. E’ atteso in giornata a Careggi anche il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.
ARCIVESCOVO – L’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli “ha assicurato ieri la preghiera per Edoardo Bove e manifestato vicinanza alla famiglia, alla società e a tutti i compagni della squadra tramite il cappellano don Giovanni Martini”.
Lo rende noto la Diocesi fiorentina. Per conto dell’arcivescovo, don Martini, prosegue la nota, “ha inviato stamattina un altro messaggio alla società, da estendere sempre a tutti, per esprimere ancora partecipazione per questo momento difficile e di preoccupazione per la salute di Edoardo, assicurando sempre la preghiera per il giocatore e a sostegno dei suoi cari”.