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Consorzio Vino Toscana, sì alla proposta per la denominazione “Toscana IGT”

Consorzio Vino Toscana, sì alla proposta per la denominazione “Toscana IGT”

La giunta regionale ha approvato le modifiche al disciplinare di produzione sull’indicazione geografica. Una di queste: dalla dizione sarebbe eliminato il termine “Toscano” a favore di “Toscana”. 

Sono state approvate dalla giunta regionale le proposte di modifica avanzate dal Consorzio Vino Toscana riguardo al disciplinare di produzione dell’indicazione geografica che al momento è Toscano o Toscana IGT. 

Di notevole rilievo le novità a cui, in seguito all’istruttoria tecnica effettuata dal settore regionale competente e alla successiva consultazione della filiera regionale, la Regione ha dato parere favorevole. In particolare:
– l’eliminazione del termine “Toscano” dalla denominazione che si chiamerebbe solo “Toscana IGT”
– l’introduzione delle categorie “Vino Spumante” e “Vino Spumante di qualità”
– l’introduzione della tipologia “Rosso Frizzante”
– l’introduzione in etichetta del termine geografico “Toscana”

“Il  solo termine “Toscana”  – spiega il presidente Eugenio Giani – contribuirà a rafforzare l’identità e la qualificazione del vino della denominazione e contemporaneamente aiuterà il consumatore a comprendere correttamente la provenienza geografica del vino. Il nome “Toscana” è divenuto nel tempo un marchio di grande importanza a tutti i livelli, non solo nell’ambito della produzione vitivinicola, ed è proprio il nome della regione ad essere riconosciuto e considerato sia a livello nazionale sia a livello internazionale”. 
L’altra modifica di grande impatto riguarda l’introduzione dei vini “Spumante”, “Spumante di qualità” e “Rosso frizzante”. 

Negli ultimi decenni, nell’ambito dell’IGT, a fianco della produzione di vini fermi si è sviluppata nel tempo da una parte la produzione di vini spumanti e dall’altra, si è evoluta quella dei vini rossi frizzanti provenienti dalla lavorazione dei vitigni coltivabili in Toscana.

“L’introduzione di spumanti e vini frizzanti all’interno della denominazione – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi  – considerato l’aumento della domanda sul mercato interno e su quello internazionale, rappresenta un notevole impulso alla crescita delle aziende viticole toscane che avranno l’opportunità di incrementare la produzione e allo stesso tempo di diversificare l’offerta dei prodotti”.
Dopo il parere favorevole della Regione, come previsto dalla normativa di riferimento, la richiesta dovrà essere esaminata dal Ministero della Sovranità alimentare e delle foreste e dalla Commissione europea.

Fonte: Regione Toscana

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