CALENZANO – “Il buon senso, come è evidente a tutti, ci dice che quel luogo è inappropriato per le funzioni che lì vengono svolte”. Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “Quando fu realizzato alla fine degli anni 50, lì era tutta aperta campagna e la localizzazione era appropriata, ma oggi no – sottolinea – Tutto attorno ci sono capannoni, aziende, residenze, la zona è densamente antropizzata e popolata. È evidente che per funzioni simili servano oggi luoghi più appropriati”.
SINDACO CAROVANI – “Abbiamo chiesto che si apra una riflessione e un tavolo di confronto per capire come questo sito può coesistere con questo stato di cose, con il contesto infrastrutturale urbanistico che c’è qui”. Lo ha detto questa mattina, 11 dicembre 2024, il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, a margine della commemorazione per le vittime dell’esplosione al deposito Eni in occasione del lutto regionale.
“Crediamo che debba essere affrontato questo tema anche con senso di responsabilità e con lungimiranza, cercando di capire cosa succederà nei prossimi decenni e se avrà ancora senso avere un impianto di questo tipo – ha aggiunto – È il tema, so che ci sono difficoltà già oggi da un punto di vista logistico per gli approvvigionamenti, sappiamo benissimo che è un sito nevralgico e strategico, tuttavia la riflessione deve essere fatta perché avremo per alcuni giorni, alcune settimane una sospensione delle attività visto anche il sequestro che è stato disposto dall’autorità giudiziaria, quindi questo lasso di tempo può essere usato anche utilmente per fare alcune riflessioni insieme a livello di istituzioni”.
BUS FIRENZE – Autolinee Toscane fa sapere che sono arrivati nella notte i primi rifornimenti per i sistemi di stoccaggio del carburante per i suoi bus, che erano rimasti quasi a secco per la contemporanea indisponibilità di gasolio dopo il drammatico incidente nel deposito Eni a Calenzano e il successivo sciopero nell’impianto di Livorno.Il rifornimento, spiega una nota di AT, è stato possibile grazie a uno sforzo particolare di Enimoov (controllata Eni) che, vista la rilevanza per i cittadini del servizio di trasporto pubblico locale, è riuscita a far arrivare in modo straordinario da Ravenna il carburante indispensabile per gli oltre 200 bus del deposito di Peretola e le altre centinaia in servizio nella provincia fiorentina, extraurbani compresi.
Il quantitativo arrivato consente di avere una buona autonomia anche se Autolinee Toscane continua a monitorare la situazione: ogni giorno sono necessari circa 16mila litri di gasolio nel solo deposito di Peretola, ogni mezzo ha un serbatoio che può arrivare fino a 200 litri. Grazie allo sforzo di Eni, informa la nota, sono arrivati nel deposito di Peretola circa 33.000 litri nella notte di ieri.