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Esplosione di Calenzano: Comune apre conto corrente di solidarietà. Cna: “Danni per 3 milioni a 30 aziende”

Esplosione di Calenzano: Comune apre conto corrente di solidarietà. Cna: “Danni per 3 milioni a 30 aziende”

La manifestazione di ieri, 11 dicembre a Calenzano indetta dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil per richiamare l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro (foto CGIL Firenze)

CALENZANO – Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell’incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108.

Lo ha annunciato il sindaco Giuseppe Carovani, partecipando ieri, 11 dicembre 2024, all’omaggio alle vittime davanti ai cancelli del deposito, insieme alle Istituzioni regionali e a rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale. Il sindaco ha rinnovato il proprio cordoglio e la vicinanza della comunità di Calenzano ai familiari delle vittime e ha espresso un pensiero per i feriti. Carovani ha ringraziato poi i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, i sanitari e i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso, il corpo di Polizia municipale di Calenzano e, per la collaborazione, i vigili urbani dei Comuni limitrofi.

CNA – “La situazione è ancora molto in evoluzione, visto che ogni giorno emergono anche danni inaspettati: la stima di tre milioni di euro mi sembra abbastanza veritiera”. Lo ha affermato Mirko Sulli, del coordinamento di Cna Piana fiorentina, che ha incontrato più di 30 aziende che hanno riportato danni a causa dell’esplosione del 9 dicembre nel deposito Eni di Calenzano (Firenze). Anche Confindustria in questi giorni sta supportando i suoi associati della zona, alle prese con stime e perizie.

Secondo Cna i danni sono diffusi: praticamente tutte le imprese di via Erbosa, via Pescinale e via La Prata, nella zona del Pratignone, hanno subito danni, e anche aziende situate a chilometri di distanza sono state colpite, seppur in misura minore. “In questi due giorni – spiega Sulli – abbiamo diviso le aziende in due grandi fasce: una con le aziende che si trovano a una distanza tra i 100 e i 400 metri dal punto dell’esplosione, e le altre invece dai 400 metri fino a oltre un chilometro. La prima fascia è quella che ha avuto i danni più grandi, in media intorno ai 50.000 euro ciascuna; la seconda fascia lamenta danni in media sui 10-20.000 euro, soprattutto derivanti dai vetri che si sono rotti”.

RICHIESTE DANNI – Il Comune di Calenzano ha attivato una casella e-mail a beneficio sia delle aziende sia dei privati cittadini che hanno riportato danni materiali, per richieste che saranno poi indirizzate a Eni: per i danni limitati a finestre e infissi si richiede di inviare foto, dati del richiedente e preventivo di spesa per la riparazione; per i danni più rilevanti è necessaria anche una perizia da parte di un tecnico. L’indirizzo è: richieste.eni@comune.calenzano.fi.it.

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