Mettono i brividi le previsioni sul caro bollette. Laddove “caro” sembra un eufemismo: sono in arrivo stangate per famiglie e imprese. Mentre l’associazione degli utility manager, Assium, spulciando le offerte sul mercato libero trova la miglior offerta per il gas in salita di 216 euro, la Cgia di Mestre calcola per le imprese un salasso da 13,7 miliardi.
Viste le cifre nasce spontanea la domanda: il governo può intervenire, almeno a tutela delle fasce più deboli? E la produzione industriale riuscirà ad ammortizzare la stangata senza far lievitare i costi in maniera impossibile? Il ministro Pichetto Fratin, nei giorni scorsi, ha manifestato interesse e preoccupazione, ma ora che cosa intende fare?
Assium annuncia così brutte notizie per il gas nonostante le rassicurazioni di Arera circa le scorte. In Italia, le quotazioni che sui mercati internazionali hanno invertito la rotta tornando a scendere ampiamente al di sotto dei 50 euro al megawattora, e i ripetuti appelli alla calma del governo, le tariffe sul mercato libero stanno registrando rialzi che si ripercuoteranno sulla spesa energetica delle famiglie.
L’associazione degli utility manager ha realizzato un report sull’andamento delle offerte commerciali pubblicate sull’apposito Portale messo a disposizione da Arera e Acquirente Unico.
“Le offerte per le forniture di gas sul mercato libero stanno subendo assestamenti al rialzo, al punto che rispetto alle proposte commerciali in vigore a maggio del 2024, la spesa in bolletta risulta oggi più elevata in media di 216 euro annui a famiglia – spiega Assium – Scegliendo la migliore offerta disponibile sul mercato in data 8 gennaio 2025, la bolletta annua del gas nelle principali città italiane si attesta a una
media di circa 1.724 euro, con una forbice che va dai 1.643 euro di Milano ai 1.860 euro di Roma. Solo pochi giorni fa, a fine dicembre 2024, la spesa media per il gas con la migliore offerta sul mercato libero era pari in Italia a 1.707 euro annui, oltre 17 euro in meno rispetto alle proposte presenti oggi sul
Portale.
Questo perché le società fornitrici stanno gradualmente rivedendo al rialzo le tariffe proposte al pubblico, applicando condizioni economiche meno vantaggiose”. Secondo lo studio degli utility manager i più penalizzati “sono i cittadini di Palermo che, sempre scegliendo la migliore offerta sul mercato libero, si ritrovano a spendere circa 26 euro all’anno in più a utenza rispetto alle offerte presenti pochi giorni fa sul
Portale, +24 euro i residenti di Catanzaro, +22 euro gli utenti di Roma e Napoli”.
“Una situazione che rischia di peggiorare nelle prossime settimane, specie in caso di abbassamento delle
temperature e repentini aumenti dei prezzi sui mercati internazionali dell’energia – afferma il presidente di Assium, Federico Bevilacqua – Si assiste inoltre a campagne di telemarketing sempre più aggressive che sfruttano il momento di incertezza per vendere contratti poco convenienti a famiglie e imprese: in tale contesto assume ancora più importanza rivolgersi nella scelta del proprio gestore a utility manager
qualificati”.
Non andrà meglio alle aziende: quest’anno, le bollette potrebbero costare all’intero sistema imprenditoriale italiano 13,7 miliardi di euro in più rispetto al 2024, pari al +19,2%.
La spesa complessiva dovrebbe toccare gli 85,2 miliardi, di cui 65,3 per l’energia elettrica e 19,9 per il gas. E a pagare il conto più salato dovrebbero essere le imprese del Nord, che ospita buona parte dello stock delle imprese presenti nel nostro Paese e, conseguentemente, dovrà farsi carico della quota parte di aumento più consistente, praticamente quasi quasi due terzi dell’aggravio complessivo. Le stime arrivano dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia) e si basano su un’ipotesi del prezzo medio dell’energia elettrica nel 2025 di 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh, mantenendo una proporzione di tre a uno tra le due tariffe, come nei due anni precedenti. Del costo aggiuntivo stimato di 13,7 miliardi, quasi 9,8 (+17,6% al 2024) riguarderebbero l’energia elettrica e 3,9 (+24,7%) il gas.
Quindi ripeto la domanda iniziale: il ministro Pichetto Fratin farà sapere qualcosa circa le intenzioni del governo? O dovremo soli disperarci in attesa delle prossime bollette?