FIRENZE – Vietato sbagliare, cara Fiorentina: oggi, all’ora di pranzo (12,30, diretta su Dazn), contro il Torino serve una vittoria per scacciare una crisi latente, allontanata dalle parole di Commisso (“Palladino ha la mia fiducia) ma seriamente proposta da numeri spietati: un punto in 5 partite. E dieci gol subìti. Palladino si porta dietro alcuni dubbi e una certezza. Cominciamo da questa ultima: l’impiego dal 1′ di Michael Folorunsho. Il suo sogno? Che sia un altro Bove, o che almeno faccia quello che faceva Edo: correre anche per i compagni di centrocampo con meno gamba.
Il nuovo numero 90 pare aver convinto l’allenatore a impiegarlo come titolare dopo l’ingresso a partita in corso di lunedì scorso a Monza. Folorunsho dovrebbe giocare come esterno sinistro nel tridente alle spalle della punta centrale che sarà ancora una volta Moise Kean (con il permesso della società, il centravanti viola, venerdì sera, ha sfilato alla Milano Fashion Week per il marchio di un giovane stilista abruzzese), con Colpani sull’altra fascia mentre è ballottaggio aperto fra Beltran e Gudmunsson per il ruolo di trequartista centrale. L’islandese, fra i peggiori in termini di rendimento nelle recenti gare della Fiorentina, sembra in vantaggio in virtù di una condizione fisica che è stata definita in grande crescita da parte di Palladino nella conferenza stampa dell’antivigilia.
Ma Sottil è davvero tagliato fuori? Mancherà Cataldi, che non ha recuperato dall’affaticamento al retto femorale accusato la scorsa settimana. Ed ecco un altro dubbio: per la sostituzione dell’ex Lazio Mandragora è favorito su Richardson, con Adli a completare la linea mediana. E anche qui: è sicuro, Palladino, di affidarsi a un centrocampo a due, quando il Torino schiererà addirittura 5 centrocampisti?
La difesa si prospetta senza cambiamenti: davanti a De Gea ci sarà una linea a quattro con Dodò a destra, Gosens a sinistra e la coppia Comuzzo-Ranieri al centro. Difesa, mi dispiace doverlo sottolineare ancora, che ha subìto 10 gol 5 partite. Non ci sono alternative? Significa che Moreno e Valentini sono stati bocciati senza appello? L’augurio è che dal mercato arrivino rinforzi veri, giocatori pronti subito: difensori, centrocampisti e almeno un attaccante. La società, a differenza del passato, fa capire che si sta muovendo. Quello di gennaio è un mercato ostico: a maggior ragione bisogna spendere bene. Un vecchio proverbio diceva: chi più spende, meno spende. In passato la Fiorentina non ha speso poco in inverno, ma quasi sempre male. Ora bisogna cambiare rotta.
TORINO – A causa dell’espulsione rimediata durante il derby, oggi Paolo Vanoli non potrà sedere in panchina al Franchi domani, nel lunch match di Serie A contro la Fiorentina, la cui casacca ha indossato per un paio di stagioni durante la sua carriera da calciatore. L’allenatore varesino è consapevole delle difficoltà che attendono la sua squadra.
“Conosco bene l’ambiente viola -dice Vanoli – avendoci giocato. Non dobbiamo guardare i problemi in casa degli altri, ma pensare a noi stessi, anche perché ogni partita fa storia a sé. E’ un orario di inizio strano, ma ormai ci siamo abituati e, coinvolgendo anche il nutrizionista e gli stessi giocatori, sappiamo come fare per arrivare tutti nella forma ottimale per scendere in campo alle 12.30”.
Oltre ai lungodegenti e agli squalificati Linetty e Walukiewicz, i granata devono fronteggiare anche lo stop di Vojvoda, il quale ha riportato una lesione muscolare al polpaccio e non rientrerà prima del mese di febbraio. Considerando che anche Pedersen rischia di dover saltare la trasferta nel capoluogo toscano per un problema all’anca, è probabile che a completare sulla destra il terzetto difensivo dei granata sia Dembelè. A centrocampo, dove mancherà anche Ilic (infortunio al flessore della coscia sinistra), Vanoli recupera Gineitis, assente nelle ultime settimane per una contusione al ginocchio, ma è probabile che il tecnico granata dia una chance dall’inizio a Tameze. Davanti, infine, Vlasic e Karamoh supporteranno Adams unica punta.
Le probabili formazioni
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Mandragora, Adli; Colpani, Gudmundsson, Folorunsho; Kean. Allenatore: Palladino
TORINO (4-3-2-1): Milinkovic-Savic; Dembelè, Maripan, Coco, Sosa; Ricci, Tameze, Lazaro; Vlasic, Karamoh; Adams. Allenatore: Vanoli (squalificato, in panchina Godinho)
ARBITRO: Marinelli di Tivoli