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Champions: Bologna vince col Borussia (2-1). Juve pari a Bruges (0-0) ed è play off . Atalanta: 5-0 sullo Sturm. Risultati e classifica

Champions: Bologna vince col Borussia (2-1). Juve pari a Bruges (0-0) ed è play off . Atalanta: 5-0 sullo Sturm. Risultati e classifica

Un’azione nel primo tempo del match della Juve a Bruges (foto Instagram Juventus)

BOLOGNA – Arriva finalmente la prima vittoria in Champions League per il Bologna, che compie un’autentica impresa nell’ultima casalinga: 2-1 in rimonta sul Borussia Dortmund, ribaltando il risultato in un minuto.

Spingono subito i rossoblu, incitati da un caldissimo Dall’Ara, ma non sfondano. Col passare dei minuti risalgono di tono gli ospiti ed e’ proprio il Borussia Dortmund a passare dopo un quarto d’ora. Sugli sviluppi di un corner ecco il fallo di Holm (ammonito) su Anton, Guirassy non sbaglia dal dischetto ed e’ 1-0. La reazione rossoblu’ e’ immediata, con Ndoye a ispirare per Castro e il salvataggio di Duranville.

Ci provano anche Ferguson e Orsolini, che costringe Kobel a un miracolo e deve arrendersi al 34′: serio problema al bicipite femorale, l’esterno esce in lacrime. L’infortunio spegne l’impeto dei felsinei e il Bologna si risveglia solo dopo l’ingresso di Odgaard nell’intervallo, che alza ulteriormente il baricentro. Ndoye ci prova in rovesciata e, dopo questo rischio, il Dortmund prova a coprirsi con Emre Can. I gialloneri sprecano il possibile bis con Guirassy e vengono subito puniti: Odgaard s’invola sulla sinistra, palla per Dallinga e 1-1 da due passi (71′).

Neanche il tempo di rimettere in gioco, che arriva il bis con l’ex Tolosa nuovamente protagonista: tiro murato da Kobel, ma sulla respinta Iling-Junior segna il gol del vantaggio del Bologna. Siamo al 72′ e il Borussia Dortmund non ci puo’ credere: era in pieno controllo e ha subito due gol in cinquanta secondi, nel pieno specchio della stagione disastrosa del BVB (10 in Bundesliga). Da qui in poi e’ un autentico dominio per il Bologna, che sfiora anche il tris con Odgaard e Ndoye, accarezzando i primi tre punti in questa Champions League.

Nel finale il Borussia Dortmund si rassegna a una sconfitta che, forse, sancira’ la fine dell’esperienza di Nuri Sahin come tecnico giallonero. Finisce dunque 2-1 e il BVB perde il momentaneo piazzamento nella top-8, fermandosi a 12 punti e scivolando al 13 posto. Il Bologna sale a quota cinque punti ed e’ virtualmente out dalla Champions: la sfida di domani tra il PSG e il Man City dovrebbe sancire l’aritmetica eliminazione dei rossoblu’, ora a -3 dalla 24esima posizione con una pessima differenza reti.

JUVENTUS – Una delle più brutte Juventus della stagione porta a casa uno scialbo 0-0 in casa del Brugge nella settima giornata di Champions League, un punto che basta ai bianconeri per ottenere la matematica certezza della qualificazione ai playoff. Di fatto la Juve ottiene lo stesso risultato dell’Atalanta, ma lo spettacolo offerto dai ragazzi di Motta non ha nulla a che vedere con quello della banda Gasperini.

Contro una squadra non certo eccezionale come il Brugge, la Juve si limita al compitino controllando il pallone senza mai affondare con convizione e nell’unica occasione in cui lo ha fatto si è letteralmente divorata il gol vittoria con Nico Gonzalez. Inspiegabili ancora le scelte di Motta, forse con la testa al Napoli in campionato, ma come ha spiegato bene Gasperini nel dopo partita di Sturm-Atalanta per vincere le partite servono gli attaccanti. Motta l’unico che aveva, Vlahovic, lo ha lasciato per 75′ minuti in panchina. Così si fa poca strada. Nella Juve, Motta conferma il 4-2-3-1 con Nico Gonzalez come punta centrale, supportato alle sue spalle di Weah, Koopmeiners e Mbangula. Parte dalla panchina Vlahovic. In mediana giocano invece Locatelli e Douglas Luiz, con Thuram questa volta in panchina. In difesa conferme per Gatti e Kalulu, con Savona e Cambiaso ai loro lati. Tra i pali ci sarà Di Gregorio. Nel Brugge, il tecnico Hayen schiera un modulo speculare con Talbi, Vanaken e Tzolis sulla trequarti alle spalle di Jutgla. In porta l’ex Liverpool Mignolet.Si gioca in un clima gelido, con le due squadre che anche per scaldarsi partono a ritmi altissimi con pressing a tutto campo. La squadra di Motta cerca di far valere la sua qualità di palleggio, ma trovare spazi nell’aggressiva difesa belga non è semplice. Il Brugge si conferma una squadra organizzata e capace di imprimere un’intensità elevata alla gara, tanto che a ridosso della mezzora si fa vedere anche minacciosamente dalle parti di Di Gregorio. Poco dopo la mezzora primo tentativo della Juve, con Douglas Luiz che dal limite calcia malissimo di sinistro dopo un pregevole gioco di prestigio nel controllo del pallone. Fino all’intervallo non succede più nulla, con i due portieri di fatto spettatori non paganti.Brutto inizio di ripresa per la Juve, che rischia grosso dopo quattro minuti quando su un rinvio sbagliato di Di Gregorio il Brugge sfiora il gol con Jutglà. Il centravanti belga calcia a lato da ottima posizione. Immediata la replica bianconera con Mbangula che da sinistra mette in mezzo una palla solo da spingere in rete, ma Nico Gonzalez a porta praticamente vuota incespica incredibilmente sul pallone. Il ritmo continua ad essere alto, ma il pressing forsennato inevitabilmente fa emergere i limiti tecnici delle due squadre che sbagliano una quantità industriale di passaggi in mezzo al campo. Nella Juve è sempre Mbangula il più pericoloso, ma a mezzora dalla fine Motta lo spedisce in panchina insieme a Weah. In campo Yildiz e Conceiçao per cercare di dare nuova linfa all’attacco bianconero. E proprio da uno spunto del portoghese arriva un’altra occasione per la Juve, con Koopmeiners che di testa manda a lato da buona posizione. Ma il Brugge non sta certo a guardare e a sua volta torna a rendersi pericoloso con il neo entrato Nilsson che calcia alto al volo da centro area. Motta fa entrare finalmente Vlahovic, con McKennie e Thuram. Fuori Nico e i deludenti Douglas Luiz e Koopmeiners. Juve che torna a farsi vedere in avanti con Locatelli che dal limite impegna Mignolet in angolo. E’ questa l’ultima emozione di una gara scialba e forse più brutta anche dello 0-0 contro il Milan in campionato a San Siro. Ed è tutto dire.

ATALANTA – Obiettivo centrato: l’Atalanta travolge con un secco 5-0 gli austriaci dello Sturm Graz e ottiene la matematica qualificazione ai playoff di Champions League. Ma non solo, perchè con gli attuali 14 punti e una partita ancora da giocare la Dea ha anche ottima chance di passare direttamente agli ottavi.

Decisiva l’ultima gara in casa del Barcellona, la settimana prossima. Contro lo Sturm non c’è stata storia, anche senza alcuni big come Lookman la Dea ritrova il gioco spumeggiante delle migliori occasioni. Nel primo tempo sblocca il risultato Retegui, nella ripresa ci pensano poi Pasalic, De Ketelaere, Lookman e Brescianini a chiudere i conti.

Un’Atalanta ritrovata, che riscatta parzialmente il ko in campionato contro il Napoli. In Europa il cammino dei ragazzi di Gasperini è stato fin qui quasi perfetto, segno di una maturità a livello internazionale ormai acquisita dopo il trionfo dello scorso anno in Europa League. Nell’Atalanta, Gasperini ripropone in difesa capitan Toloi, preferito a Djimsiti e Scalvini. A centrocampo turno di riposo per Ederson, sostituito da Pasalic, mentre in attacco Lookman lascia spazio alla coppia formata da De Ketelaere e Retegui, supportati da Samardzic.

Esordio dal primo minuto sulla fascia destra per il diciannovenne Palestra. Nello Sturm Graz, il tecnico Saumel si affida alla qualità di Kiteishvili sulla trequarti dietro Boving e Camara. L’Atalanta prova subito a impostare il suo ritmo, anche se la prima vera occasione è dello Sturm in contropiede con Camara che tutto solo davanti a Carnesecchi si divora il possibile 1-0. Da gol mangiato a gol subito, la legge del calcio è spietata: sul capovolgimento di fronte passa la squadra di Gasperini con il solito Retegui al 11′, su assist di Zappacosta.

Poco dopo la Dea sfiora anche il raddoppio con De Ketelaere e ancora con lo scatenato Zappacosta in almeno un paio di circostanze. La compagine austriaca di fatto non riesce più ad uscire dalla sua metà campo, con l’Atalanta in pressing continuo e sempre con l’impressione di poter sfondare il muro difensivo avversario.Nella ripresa, infatti, è ancora devastante la squadra di Gasperini che va subito in gol con De Ketelaere ma arbitro e Var annullano per fuorigioco di Lookman. Poi ci prova il neo entrato Cuadrado, che da ottima posizione colpisce un palo clamoroso. Quindi dopo un’altra occasione fallita da Lookman, al 58′ ci pensa Pasalic a firmare finalmente il 2-0 su assist di Cuadrado.

Rete convalidata dopo un check del Var. Sulle ali dell’entusiasmo l’Atalanta cinque minuti dopo trova anche il tris con De Ketelaere, che in mischia batte il portiere austriaco con un tocco di punta. Partita di fatto finita.

L’Atalanta è scatenata e continua a martellare la porta del malcapitato Scherpen, Dea ancora pericolosa con Lookman e con il neo entrato Brescianini mentre a Zappacosta viene annullato una rete per fuorigioco. Il poker arriva meritato all’89’ firmato di testa da Lookman su assist delizioso ancora di un ottimo De Ketelaere, mentre in pieno recupero è l’altro neo entrato Brescianini a chiudere i conti con la rete del 5-0. Nel finale si ‘sporca i guanti’ anche Carnesecchi negando il gol della bandiera a Zvonarek. 

RISULTATI DELLA SERATA

Atalanta-Sturm Graz 5-0

Bruges-Juventus 0-0

Bologna-Borussia Dortmund 2-1

Monaco-Aston Villa 1-0

Atletico Madrid-Leverkusen 2-1

Benfica-Barcellona 4-5

Stella Rossa-PSV Eindhoven 2-3

Liverpool-Lilla 2-1

Slovan Bratislava-Stoccarda 1-3

Partite di mercoledì 22 gennaio 2025

Shakhtar Donetsk – Brest ore 18.45 Lipsia – Sporting Lisbona MILAN – Girona ore 21 Sparta Praga – INTER Arsenal – Dinamo Zagabria Celtic – Young Boys ” Feyenoord – Bayern Monaco ” Paris SG – Manchester City ” Real Madrid – Salisburgo “

CLASSIFICA

21: Liverpool.

18: Barcellona.

15: Atletico Madrid.

14: ATALANTA.

13: Arsenal, Aston Villa, Bayer Leverkusen, Brest, INTER, Lille, Monaco.

12: Bayern Monaco, Borussia Dortmund, JUVENTUS, MILAN.

11: Bruges, Psv Eindhoven.

10: Benfica, Feyenoord, Sporting Lisbona, Stoccarda.

9: Celtic, Real Madrid. 8: Dinamo Zagabria, Manchester City.

7: Psg.

5: BOLOGNA.

4: Shakhtar Donetsk, Sparta Praga.

3: Girona, Salisburgo, Stella Rossa, Sturm Graz.

0: Lipsia, Young Boys, Slovan Bratislava

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