ATENE – Poteva finire peggio, per la Fiorentina, se Terracciano, vituperato per essere stato scelto al posto di De Gea, non avesse deviato sul palo, con la punta delle dita, il fendente di Duricic che si sarebbe trasformato nel quarto gol greco rendendo un inferno, per i viola, la partita di ritorno. Il 3-2, certo inaccettabile soprattutto per come è maturato, diventa rimediabile per l’accesso ai quarti di finale.
PALLADINO – Sono comunque sconcertato dal secondo tempo della Fiorentina, con le sostituzioni di Palladino capaci peggiorare la squadra invece di migliorarla. Gudmundsson? Spettatore disinteressato in campo, invece di essere un lottatore come era stato, nel primo tempo, Lukas Beltran. Lui sì protagonista della rimonta, con un gol giunto un attimo dopo il 2-0 del Panathinaikos. Gol segnato da Maksimovic su erroraccio del povero Terracciano che probabilmente sarebbe voluto sprofondare per quel pallone sfuggito di mano. E dopo che non era riuscito a intercettare la prima conclusione in porta di Swiderski al quarto minuto.
TERRACCIANO – E’ stato vituperato, Terracciano. Ma l’hanno aiutato a riprendersi: prima Beltran con la prodezza del 2-1, poi da Fagioli con la rete del momentaneo pareggio. Ecco, Fagioli è stato forse il viola migliore. Felice scoperta nel suo ruolo, che finalmente Palladino gli ha assegnato. Nemmeno lui, tuttavia, ha saputo restare all’altezza della situazione nel secondo tempo, quando il Panathinaikos, sostenuto dalle giocate di Mladenovic, Duricic e del talentuoso brasiliano Tete, ha messo letteralmente sotto la Fiorentina. Ecco che Terracciano, nel momento di maggior pressione dei greci, ha subìto il terzo gol, ma poi ha sfoderato un paio di parate fondamentali per tenere a galla la Fiorentina e permetterle di guardare al ritorno con cauto ottimismo. Kean? Insufficiente. Servito poco, isolato, anche se volenteroso nel cercare di recuperare palloni. Gosens? Bene nel primo tempo, male nella ripresa. Così come non meritano la sufficiente i tre difensori: Moreno, Comuzzo e Ranieri. A Napoli, domenica, servirà altro. Il cammino in Conference? Anche la difesa del Pana non è imbattibile. Il nostro ex portiere Dragowski non è insuperabile. Ribaltare questo 3-2 è possibile. A patto che a Firenze Palladino faccia scelte mirate. E la squadra risponda.
SWIDERSKI – Un ritorno amaro, dunque, per la viola nella capitale greca, a distanza di dieci mesi dalla finale persa contro l’Olympiakos. Il primo tempo è un turbinio di emozioni, complice le amnesie difensive di entrambe le formazioni. La Fiorentina parte malissimo e, dopo appena cinque minuti, si ritrova già sotto nel punteggio. A sbloccare il risultato è l’ex Verona Swiderski, la cui conclusione assume una traiettoria beffarda che non lascia scampo a Terracciano. Secondo me incolpevole.
MAKSIMOVIC – Il portiere viola, però, è protagonista in negativo in occasione del raddoppio dei greci al 19′, non trattenendo la conclusione di Duricic e permettendo a Maksimovic di realizzare il 2-0 con un facile tap-in. Sembra una serata storta per la Fiorentina, ma la reazione è da grande squadra.
BELTRAN E FAGIOLI – Passa un minuto, infatti, e Beltran accorcia subito le distanze. Tre minuti più tardi ecco arrivare anche il gol del 2-2, realizzato da Fagioli, il cui tiro di prima intenzione, deviato da Arao, spiazza Dragowski (grande ex della partita, avendo giocato sei anni a Firenze). Nel finale di frazione il Var cancella la rete del potenziale sorpasso a Moreno, pizzicato con un piede in fuorigioco.
TETE – Nella ripresa arriva la controreazione del Panathinaikos, che in ripartenza sfrutta l’ennesima sbandatura della retroguardia toscana. Al 10′ Tete si inserisce in area e sigla il 3-2, grazie ad una precisa conclusione a fil di palo.
Una Fiorentina disordinata e poco lucida fatica a riproporre quanto di buono mostrato dalla metà del primo tempo. Gudmundsson, entrato al posto di Beltran, è il pesce fuor d’acqua. Al 38′ Duricic sfiora il quarto gol, colpendo il palo, ma secondo me è stata determinante la leggera deviazione di Terracciano con la punta delle dita. Il secondo tempo è più spezzettato anche a seguito delle ripetute perdite di tempo degli ellenici non sanzionate dall’arbitro belga. Sicuramente uno dei peggiori in campo.
TABELLINO E PAGELLE
PANATHINAIKOS (3-4-3): Dragowski 6; Arao 5.5, Ingason 5, Maksimovic 6.5 (31′ st Cerin 6); Kotsiras 5.5 (34′ st Vagiannidis 6), Ounahi 6.5, Siopis 6.5, Mladenovic 6.5; Tete 7, Swiderski 7 (31′ st Ioannidis 6), Duricic 6.5 (47′ st Mancini sv). Allenatore: Rui Vitoria 6.5.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano 5.5; Moreno 5, Comuzzo 5, Ranieri 5.5, Gosens 6; Richardson 5 (14′ st Cataldi 6), Mandragora 5, Fagioli 7 (31′ st Parisi 6); Dodo 5.5, Kean 5.5, Beltran 7 (31′ st Gudmundsson 5). Allenatore: Palladino 5.5
ARBITRO: Lambrechts (Belgio) 4.5
Marcatori: 5′ pt Swiderski, 19′ pt Maksimovic, 20′ pt Beltran, 23′ pt Fagioli; 10′ st Tete
Ammoniti: Tete, Moreno
