Sofia Di Benedetto, biologa nutrizionista, di Certaldo ed Eleonora Bessi, copywriter, food blogger e social media Manager, di Colle val d’Elsa sono le autrici del libro Endometriosi e Ovaio Policistico – Buone pratiche di alimentazione preventiva e consapevole.
Il libro edito da Terra Nuova sarà presentato ai Macelli Public Space di Certaldo Sabato 15 Marzo alle ore 16, organizzato dal PD locale e “donne democratiche”.
Un tema di cui si parla poco, due patologie che colpiscono le donne e che sono molto legate alla buona alimentazione e ad uno stile di vita sano. Lo sanno bene le due autrici che scrivono il libro sulla base della loro esperienza, del dolore condiviso e delle soluzioni trovate grazie alla loro formazione e alle loro buone pratiche che riguardano l’alimentazione e la sostenibilità, tema molto caro a Sofia e Eleonora.
Eleonora ha l’ovaio con tendenza policistica e, intorno ai vent’anni, dopo anni di ciclo irregolare e dismenorrea, il ciclo è scomparso per diversi mesi. Le fu prescritta la pillola anticoncezionale per stimolarne il ritorno, ma senza particolari benefici. Con il tempo, dopo i trent’anni, il ciclo si è regolarizzato, ma i dolori sono peggiorati, vivendo episodi di dolore così intenso da dover vomitare, con corse al pronto soccorso perché nemmeno gli antidolorifici (che fino ad allora aveva usato raramente) riuscivano a darle sollievo.
Sofia invece ha iniziato ad avere fitte dolorose al basso ventre prima del ciclo, scambiate inizialmente per coliche intestinali. Ricorda bene una delle prime volte in cui è successo: erano insieme al lavoro e si sono tenute per mano: avere un dolore ricorrente non significa che sia normale, e la paura è comprensibile. Conoscere già il percorso di Eleonora ha fatto scattare un campanello d’allarme, e dopo qualche mese, un controllo ha confermato che anche Sofia aveva sviluppato una forma di endometriosi alle ovaie.
Per anni si sono sentite dire che “è normale per una donna soffrire” o che “una gravidanza avrebbe risolto tutto”, finché una diagnosi ufficiale ha dato un nome al
loro dolore.
A Eleonora è stata diagnosticata l’endometriosi all’utero e la prima proposta terapeutica è stata la pillola, per mettere a riposo utero e ovaie per un anno e ridurre l’infiammazione. Ma avendo già sperimentato benefici con un approccio naturale per l’ovaio policistico, ha chiesto di provare da subito una dieta mirata e integrazione naturale.
Sofia ha seguito lo stesso percorso e in entrambi i casi già dal primo mese il dolore durante il ciclo si era attenuato. Con il tempo, il miglioramento è stato esponenziale. Dopo un anno, ai controlli ginecologici, la situazione era stabile e l’infiammazione sotto controllo.
Abbiamo fatto una chiacchierata con le due autrici del libro per approfondire questi temi.
Sofia ed Eleonora, iniziamo con qualche numero. L’Endometriosi e l’Ovaio Policistico quanto sono diffuse?
Secondo gli ultimi dati OMS, la sindrome dell’ovaio policistico colpisce circa L’8-13% delle
donne in età fertile a livello globale, ma più della metà dei casi risultano non adeguatamente diagnosticati. Per quanto riguarda, invece, l’endometriosi si parla di un disturbo che colpisce il 5-10% delle donne in età fertile a livello globale e costituisce la causa più comune di dolore pelvico. Questi numeri si riferiscono ovviamente a diagnosi effettuate. Purtroppo questa malattia invisibile risulta non diagnosticata in larga scala.
Come vi siete conosciute e come nasce questo libro?
Ci siamo conosciute qualche anno fa sul lavoro, e da allora è nata una grandissima amicizia, che ci ha sostenute anche nei momenti difficili, inclusi quelli legati alla salute.
L’idea del libro è nata nella primavera del 2022. Stavamo entrambe bene e abbiamo avuto la conferma che, almeno nel nostro caso, un’alimentazione antinfiammatoria e una semplice integrazione naturale ci avevano permesso di evitare cure ormonali invasive.
Vivere il ciclo mestruale con serenità, senza la paura di trovarsi immobilizzate dal dolore, impossibilitate a guidare, lavorare o dover ricorrere al pronto soccorso, significava avere una qualità di vita nettamente migliore.
Ci siamo rese conto che condividere questo percorso è stato un dono immenso. Spesso, senza confronto e con una scarsa attenzione da parte del mondo sanitario, si finisce per sentirsi sole, credendo di dover semplicemente “sopportare” un corpo visto come difettoso. Ma non è così.
Parlarne, approfondire, imparare ad ascoltarci e rispettarci, anche attraverso l’alimentazione, ci ha permesso di trasformare il dolore in un’occasione per stare meglio.
Uscire dal proprio dolore personale e offrire ad altre persone un punto di riferimento è stato il più grande insegnamento di queste due patologie. Per questo, fare divulgazione ci è sembrata un’opportunità per dare un senso alla nostra esperienza e diffondere speranza e fiducia. Troppo spesso ci si arrende all’idea che l’unica strada sia la terapia farmacologica, senza considerare approcci complementari.
Trasformare la malattia in un’opportunità per costruire fiducia nel proprio corpo è una delle esperienze più preziose, e vale la pena impegnarsi per renderla possibile.
Quanto è importante affrontare il tema delle scelte alimentari quando
si tratta di E. e Pcos e quali sono le scelte alimentari più adeguate per le due condizioni?
Scelte alimentari mirate e personalizzate possono migliorare la prognosi e prevenire
l’acutizzazione della malattia. Tutto parte dal nostro intestino, perché è lì che ciò che
mangiamo viene effettivamente elaborato e utilizzato. Nel nostro libro troverete un’ampia
parte dedicata a questo perché è da lì che tutto parte. Una microflora intestinale diversificata e bilanciata è sintomatica di un corpo in salute, o comunque risulta in grado di migliorare qualunque quadro clinico.
Nel caso della sindrome dell’ovaio policistico, si possono attenuare i vari sintomi e addirittura migliorare il quadro clinico. Si parla di un’alterazione endocrinologica e metabolica, legata prettamente al metabolismo degli zuccheri, in particolare all’insulino-resistenza. Di conseguenza un’alimentazione specifica riuscirebbe a gestire questo squilibrio metabolico e migliorare il quadro. Non ci si limita ad evitare dolci oppure ridurre i carboidrati, il concetto è molto più ampio. Nel libro spieghiamo in maniera accurata come un nuovo approccio alimentare possa apportare benefici e come la presa di coscienza
di determinate scelte alimentari possa cambiare la tua condizione clinica.
Per l’endometriosi la faccenda risulta più complessa, ma numerosi studi ormai dimostrano che un’alimentazione mirata e in generale uno stile di vita adeguato possono migliorare
notevolmente la qualità della vita. In questo caso parliamo di una malattia infiammatoria
cronica estrogeno-dipendente dove quindi lo stato infiammatorio fa da padrone, di
conseguenza un’alimentazione antinfiammatoria e furba nei confronti degli estrogeni può fare la differenza. Prediligere alcuni alimenti e limitarne altri può effettivamente rendere il dolore pelvico più gestibile.
Questo libro punta a informare, sostenere e essere di aiuto a tutte le persone che purtroppo hanno a che fare con questi disturbi. L’alimentazione non va intesa come una sostituzione oppure un’alternativa alle cure farmacologiche o chirurgiche, bensì come un aspetto che non va mai perso di vista indipendentemente dal percorso terapeutico scelto. Allo stesso tempo vogliamo superare il concetto di DIETA. Molte parole come ad esempio REGIME ALIMENTARE mettono un po’ di ansia da prestazione, perché evocano stati di privazione e di sacrificio. Ecco quello che vogliamo far arrivare noi è un messaggio del tutto opposto. Ovviamente sarà importante lavorare sull’accettazione di fare dei cambiamenti in cucina o semplicemente di scoprire nuove cose. Nel libro troverete anche una parte dedicata alla dispensa e quindi indicazioni su come fare la spesa e riuscire ad avere un nuovo approccio alimentare senza rinunce e senza troppi stravolgimenti. Quello su cui vogliamo rassicurare è che SI Può FARE , ci si può nutrire godendo a tutti i livelli, compreso quello della salute.
Quando si parla di stile di vita, si comprende anche tutto ciò che riguarda il movimento e
l’attività fisica. Per questo abbiamo dedicato un capitolo del libro a questo tema grazie all’aiuto di esperti e professionisti del settore. Curare il nostro corpo con il giusto movimento.
In che modo un’alimentazione di supporto e mirata può essere anche sostenibile per
l’ambiente?
Tema molto caldo e per noi molto caro è l’aspetto della sostenibilità. Non potevamo esimerci dal trattare questo argomento e includerlo nel libro. Nella parte dedicata alla dispensa troverete in realtà una dispensa sostenibile. Secondo il report di febbraio 2024
dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher, si parla di uno spreco di cibo di più di 0,5kg pro-capite a settimana. Questi dati sono disarmanti e l’impatto ambientale che ne consegue ancora di più. Gli eccessi, i regimi alimentari che inducono al consumo di alimenti troppo processati o di difficile reperimento, sono alcune delle cause per cui la dieta diventa meno efficace.
Parliamo di Alimentazione a basso impatto ambientale attraverso una spesa sostenibile, una stagionalità vegetale e una stagionalità ittica (perché anche i nostri mari stanno urlando Pietà)
Quanto è importante poter condividere la propria situazione con altre persone che ne soffrono o con qualcuno che possa fornire anche supporto psicologico?
Per anni è stato molto difficile parlare, discutere apertamente dei disturbi ginecologici come endometriosi e pcos, perché si è sempre vissuto e subito la loro normalizzazione. Abituate a considerarli solo problemi di serie B, che non necessitavano di particolare attenzione.
Condividere fa bene, perché ci allena al confronto con le altre persone, e ad accogliere altre esperienze, e lanciare anche un segnale importante con la nostra.
Ci aiuta a non sentirci mai sole, perché siamo in tante e restare unite è parte della nostra forza, per richiedere trattamenti più dignitosi e velocità nelle diagnosi.
Ci sono associazioni nell’ambito di pcos ed endometriosi, che hanno permesso la creazione e sopravvivenza di una rete di supporto importantissima, che lega specialisti, personale sanitario e pazienti. Un circolo virtuoso di corsi di formazione, divulgazione, e supporto.
Hanno creato uno spazio sicuro in cui essere viste davvero ed ascoltate.
Funzione importantissima anche quella del supporto psicologico, poiché è molto comune che la presenza di questo tipo di disturbi si affianchi ad insicurezze, ansie, disturbi alimentari e depressione. Sono patologie in cui il dolore cronico, il calo della libido o/e i cambiamenti fisici, rischiano di far sentire la persona succube di una condizione di svantaggio e impotenza. Le stesse relazioni di coppia, se non abbastanza solide e basate su un dialogo profondo, subiscono allontanamenti e incomprensioni, aumentando le insicurezze delle donne che soffrono.
Fondamentale intraprendere un percorso terapeutico in ambito psicologico, dove potersi aprire completamente e senza remore, e ricostruire pian piano consapevolezza di sé.

