
FIRENZE – Salvare il torrente Pesa che ogni anno, da giugno in poi, in bassa valle sparisce lasciando una distesa di sassi. Questo l’obiettivo dell’incontro, promosso dall’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino, alla quale ha partecipato Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, insieme ai suoi tecnici. Un incontro per valutare le iniziative da intraprendere sin da subito per tutelare e gestire correttamente la risorsa idrica superficiale e sotterranea della Pesa, tenendo conto delle criticità legate alle magre stagionali anche sotto il profilo degli approvvigionamenti e condividendo l’esigenza di tutelare in via primaria l’ecosistema fluviale.

Il comune di Montelupo aveva già lanciato l’allarme su una situazione che reputa non sostenibile, ma ha ricevuto un’ulteriore sollecitazione attraverso la mozione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, su proposta del consigliere Alessio Toccafondi, 19 anni, con delega a strategie, tutela e uso delle risorse idriche. Per questo, all’incontro con l’Autorità di bacino, hanno preso parte lo stesso sindaco, Simone Londi, l’assessore alle politiche dell’ambiente e al clima, Lorenzo Nesi, l’assessore alla protezione civile, Simone Peruzzi, il presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno 3, Paolo Masetti e il consigliere Alessio Toccafondi.
Il sindaco Londi e l’assessore Nesi hanno chiesto all’Autorità di bacino di fare una valutazione approfondita dei dati del bilancio idrico, partendo dal quadro delle concessioni e dei prelievi in essere nel bacino, di rinnovare forme di collaborazione con l’Autorità per restaurare e ripristinare la morfologia fluviale e il corridoio ecologico della Pesa nella bassa valle in sinergia con le proposte avanzate nell’ambito del bando regionale sulle infrastrutture green e con progetti che interessano l’intero sottobacino. Richiesto anche un intervento dell’Autorità per la soluzione dei problemi legati ai rifiuti flottanti che si accumulano in prossimità della centrale idroelettrica di Camaioni, sull’Arno, nel comune di Carmignano (in provincia di Prato).
Il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno 3,Paolo Masetti ha ribadito l’impegno nel Contratto di fiume della Pesa, di cui ha favorito la nascita, soprattutto sull’innovativo progetto dei micro invasi collinari multifunzionali, che interessa l’intero Medio Valdarno, e la realizzazione delle nuove aree di laminazione già presenti nella pianificazione distrettuale.
Gaia Checcucci ha confermato l’attenzione e l’impegno diretto dell’Autorità su tutti questi temi, garantendo anzitutto un intervento dell’ente da lei diretto ai fini dell’aggiornamento del bilancio idrico del bacino della Pesa e, più in generale, nella salvaguardia della Pesa e del suo ambiente naturale, sfruttando strumenti già in essere come il Contratto di fiume del torrente Pesa e lasciando aperta la strada anche a nuove alleanze per il fiume, tra cui quelle promosse in attuazione della legge Salva Mare e finalizzate al recupero plastiche.
Nel quadro delle sue competenze di pianificazione, programmazione e controllo in materia di difesa del suolo e di tutela delle acque, l’Autorità si coordinerà nelle prossime settimane con gli uffici della Regione Toscana, dell’Autorità idrica, dei gestori del servizio idrico e del consorzio di bonifica per mettere a punto gli strumenti per la gestione del bacino della Pesa e lo sviluppo sostenibile delle sue comunità territoriali.