
FIRENZE – La piena dell’Arno è passata, Firenze ha vissuto ore di paura ma nessun danno rilevante. La provincia è di nuovo in ginocchio per colpa del reticolo minore, ossia quel dedalo di affluenti del fiume che nasce in Falterona, mai messo in sicurezza. Quindi Fiorentina-Juventus oggi, 16 marzo 2025, si gioca. I tifosi viola hanno annunciato una coreografia che coinvolgerà tutto lo stadio. Mancheranno i tifosi bianconeri: hanno rinunciato alla trasferta per polemica verso Firenze e la Fiorentina. Fatti loro.
SFIDA PER LA VITTORIA – Calcio d’inizio alle 15. Con i viola più sereni pere aver conquistato i quarti di Conference League, ma ancora sofferenti in campionato. Come la Juve che, dopo il poker dell’Atalanta allo Stadium, non ha più carte da giocare. Se non vincere nel tentativo di agguantare il quarto posto per la Champions. Difficile vista la concorrenza. Viste le premesse, la sfida del Franchi non lascia alternative a nessuna delle due squadre: tre punti e basta. Palladino lo sa. Nelle ultime ore ha assicurato che la Fiorentina non farà la solita partita a “corrente alternata”. Bene nel primo tempo e male nella ripresa. O viceversa. Ai giocatori afferma di aver parlato chiaro. Auguriamoci che abbiano ascoltato.
GUD – Il modulo dovrebbe essere lo stesso: 3-5-2. Sostengo da tempo che sarebbe meglio l’albero di Natale: il 4-3-2-1. Con la possibilità di far giocare insieme Beltran e Gudmundsson. Ma l’allenatore non ci sente. Schiererà Gud, con l’argentino in panchina. Peccato. Possibile un turno di riposo di uno fra Comuzzo e Ranieri in difesa per far spazio a Pablo Marì, con Dodo apparso molto stanco, mentre sulla linea mediana cinque giocatori per tre posti, con unico intoccabile uno degli ex di turno, Fagioli. L’altro giocatore con un passato in maglia bianconera, ovvero Moise Kean, che contro il Panathinaikos ha messo a segno il suo ventesimo gol stagionale, sarà al centro dell’attacco. A Torino fece gol ma non esultò. Può non saltare di gioia nemmeno oggi: l’importante è che vada a segno.
Vale la pena analizzare anche il momento Juve. Molto particolare e difficile. Centrare la qualificazione Champions, unico obiettivo rimasto della stagione, e – gara dopo gara – provare a ricomporre la frattura con un ambiente demoralizzato dagli ultimi risultati negativi. La Juventus prova a ripartire dopo la batosta rimediata dall’Atalanta e, prima della sosta per le nazionali. Uno scontro diretto fondamentale per la classifica e anche per il futuro di Thiago Motta, in una settimana in cui si sono susseguiti nomi su nomi di suoi possibili successori per la prossima stagione.
MOTTA – “Il mio futuro non è la priorità, la priorità è la società, la squadra, la partita di domani – sottolinea il tecnico bianconero nella conferenza stampa della vigilia – Nel nostro mestiere l’allenatore è sempre messo in discussione, è giusto che sia così. Io per primo mi metto in discussione, faccio un’analisi quotidiana sul nostro lavoro, su cosa abbiamo fatto bene e cosa possiamo migliorare. La cosa più difficile è mantenere la calma ed essere lucido, facendo una analisi oggettiva su cosa abbiamo fatto bene, cosa non abbiamo fatto bene e possiamo migliorare. Questa è la strada”.
TRE PUNTI – Thiago Motta – che per l’occasione recupera in un colpo solo Rouhi, Savona e Conceiçao – è consapevole però che saranno i risultati a stabilire il suo futuro torinese, e lo snodo del ‘Franchi’ in tal senso rappresenta un passaggio chiave. Anche per la Fiorentina si tratta di un passaggio obbligato: un punto non basta. Bisogna dare “finalmente una gioia” a una città che ha avuto paura del capriccioso fiume e che conta nella “sua” Fiorentina per affrontare la nuova settimana con quella vittoria che rappresenterebbe – al di là dei problemi seri che restano tutti – una grande, anzi immensa soddisfazione.
Le probabili formazioni
FIORENTINA: (3-5-2): De Gea; Pongracic, Pablo Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Adli, Fagioli, Gosens; Kean, Gudmundsson. Allenatore: Raffaele Palladino
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Kalulu Gatti, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Nico Gonzalez, McKennie, Yildiz; Kolo Muani. Allenatore: Thiago Motta
ARBITRO: Fabbri di Ravenna