È il miglior risultato storico dell’istituto di credito cooperativo che ha distribuito sul territorio 5 milioni tra beneficienza-mutualità e vantaggi per i soci. All’assemblea, in programma il 27 aprile, sarà proposto il dividendo ai soci: i detentori delle azioni beneficeranno di un rendimento lordo del 4,5%
Il 2024 è stato ancora un anno molto positivo per Banca Alta Toscana, che ha chiuso il bilancio con un utile netto di 19,2 milioni di euro (+7% rispetto al 2023), di nuovo il miglior risultato nella propria storia.
L’istituto di credito cooperativo, che conta oltre 11 mila soci e più di 50 mila clienti, ha confermato il proprio ruolo di banca di rilievo nel territorio supportando famiglie e imprese con circa 100 milioni di nuovo credito erogato nell’anno.
La raccolta complessiva supera 1,9 miliardi di euro (+4,9% rispetto al 2023), mentre gli impieghi lordi a clientela si attestano a 0,9 miliardi, evidenziando una diminuzione (-3,2%) che risente della situazione economica del territorio ed è dipesa anche da operazioni di cessioni di N.P.E. (crediti deteriorati) realizzate nell’anno. Il tasso dei crediti deteriorati lordi si attesta al 2,59%, nel range dei migliori di tutto il sistema bancario. Molto positivi anche gli indici di copertura dei crediti deteriorati pari al 91,15%.
La solidità di Banca Alta Toscana, confermata dalla positiva valutazione di Iccrea Banca, è attestata dai fondi propri che si portano a 139 milioni di euro. Gli indici di solidità patrimoniale sono rassicuranti, ampiamente superiori ai limiti posti dalla Vigilanza e pienamente adeguati rispetto a quelli indicati dalla Capogruppo: il CET 1 Capital ratio di Banca Alta Toscana è il 23,39% e il TCR si attesta al 23,91%.
«Il 2024 – afferma il direttore generale Tiziano Caporali – è stato l’anno in cui la Banca Alta Toscana ha dimostrato ancora di più di saper conciliare le necessità del territorio con le naturali esigenze di redditività e capitalizzazione della banca stessa, mantenendo sostanzialmente stabile la capillarità delle Filiali, rispondendo alle aspettative di soci e clienti tramite l’offerta di prodotti e servizi tradizionali e innovativi con modalità “amicale, cooperativa e mutualistica” in ambienti confortevoli ed in linea con i tempi, dimostrando quindi con i fatti che la “desertificazione bancaria” e la “spersonalizzazione dei rapporti” sono concetti assolutamente estranei alle strategie aziendali. Il nostro obiettivo consiste infatti nel conciliare l’accresciuta dimensione mantenendo il DNA legato al radicamento nelle comunità».
«Nel corso del 2024 – afferma il presidente di Banca Alta Toscana Alberto Vasco Banci – il legame con i nostri soci e con il territorio di riferimento si è consolidato con i tanti eventi ispirati al centoventesimo anniversario di fondazione della Banca, attraverso campagne storiche e nuove iniziative in favore della compagine sociale. Questa impronta comunitaria della nostra attività può essere sintetizzata in un numero: mettendo assieme le borse di studio, i bonus bebè, l’assistenza fiscale, i contributi pubblicitari, il sostegno per l’acquisto dei libri scolastici, i prestiti a tasso zero per contribuire alla ripartenza socio-economica dell’area dopo la disastrosa alluvione del novembre 2023, le riduzioni di commissioni e l’applicazione di migliori tassi ai soci, si raggiunge un valore complessivo che supera i 5 milioni di euro: una ricchezza tangibile distribuita sul territorio».
Questa cifra è destinata ad aumentare con l’iniziativa che è stata approvata dal consiglio di amministrazione e che dovrà essere ratificata dall’assemblea dei soci (in programma domenica 27 aprile): il riconoscimento del dividendo ai soci, a cui saranno destinati 560.000 euro dell’utile conseguito nel 2024.
Le modalità di ripartizione degli utili di bilancio delle banche di credito cooperativo sono fissate da precise normative: almeno il 70% deve essere destinato a riserva legale per il consolidamento del patrimonio; il 3% a fondi mutualistici per lo sviluppo della cooperazione. Ci sono poi risorse che vengono indirizzate sul territorio sotto forma di beneficenza e mutualità. Per una parte residua, la Banca può prevedere una distribuzione ai soci entro specifici limiti. I 560.000 euro indicati da Banca Alta Toscana per il riconoscimento dei dividendi alla compagine sociale consentiranno di riversare sui conti corrente dei soci rendimenti al lordo della fiscalità pari al 4,5% del valore delle azioni della Banca detenute da ciascuno.
«In questo modo anche l’investimento che ogni socio ha fatto nella Banca Cooperativa avrà un rendimento significativo. È un modo per ringraziare i soci per la fiducia che ci hanno accordato e per renderli partecipi dell’andamento molto positivo degli ultimi anni» affermano Banci e Caporali.