
Cambio gomme: l’obbligo di quelle invernali scade il 15 aprile 2025. Ci sarà comunque tempo un mese per effettuare la sostituzione degli pneumatici, cioè fino al 15 maggio. Lo stabilisce una circolare del Ministero dei Trasporti del 2014.
Quella di sostituirli appare scelta opportuna, perché il pneumatico invernale – la cui particolare mescola ne favorisce il riscaldamento – aderisce meglio al terreno quando la temperatura dell’asfalto scende sotto i 7 gradi. In estate, invece, la gomma «morbida» si usura maggiormente a contatto con l’asfalto caldo. Così si ha bisogno di spazi più lunghi per compiere una frenata e anche alla guida si avverte uno sterzo più rigido. Nella sicurezza stradale, le gomme sono la prima cosa da non trascurare.
Ai fini legali è ammesso circolare nei mesi estivi con pneumatici invernali. Ma solo a condizione che essi abbiano un indice di velocità uguale o superiore a quelli indicati sulla carta di circolazione del veicolo. Si tratta di un codice alfabetico che corrisponde alla velocità massima alla quale il pneumatico può tecnicamente viaggiare, al di là naturalmente dei limiti di velocità previsti dal codice della strada. È la lettera (può variare da Q a Y), che si trova riportata alla pagina 3 del libretto di circolazione, alla fine della riga «pneumatici».
Le possibilità «concesse» dal Ministro dei Trasporti – e scritte sulla carta di circolazione – sono comunque almeno due-tre in ordine crescente. La lettera in questione, che appare sulla carta di circolazione, deve corrispondere a quella scritta sul fianco di ciascun pneumatico. È possibile – unicamente nel caso di quelli invernali – poter utilizzare pneumatici con un indice di velocità inferiore, ma di un solo livello. Ad esempio S anziché T e non R al posto di T. In estate invece è obbligatorio che la «lettera» che figura sul pneumatico corrisponda a quelle del libretto di circolazione.
Sul problema sarà utile raccogliere le indicazioni del gommista o del rivenditore. Consigli da ricercare anche nel caso si debba acquistare un treno di gomme nuove. Risparmiare è importante ma non a danno della sicurezza. Pneumatici di categoria «bassa» costano meno di una «alta», ma occorre vedere qual è il minimo indice di velocità delle gomme che la propria auto può tollerare. Potrebbe anche essere conveniente proiettare la scelta su un <<quattro stagioni>>, ma a patto che si abbia una vettura di piccola cilindrata e si percorrano pochi chilometri l’anno.
A decorrere dal 16 maggio prossimo, scaduto il periodo di deroga, chi sarà sorpreso a circolare con una tipologia di pneumatici non regolare ( come dire con gomme M+S contrassegnate da un codice inferiore rispetto a quello previsto dal libretto) rischierà una sanzione amministrativa di euro 87,00, ridotti a 60,90 qualora il pagamento avvenga entro i cinque giorni dalla contestazione.