
Contestata da un flash mob di Salviamo Firenze, la ministra Santanchè attacca le keybox: “Io non amo particolarmente tutte quelle scatolette o quelle che ci sono davanti a palazzi meravigliosi che sono un patrimonio di Firenze. Anche qua, ho detto la tecnologia ci può venire incontro, tant’è che poi so che sono stati dal mio collega, il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, per parlare di questo. Però queste keybox, effettivamente, se fosse per me le toglierei”.
Così la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, tornando sul tema delle keybox che sono state bandite nel centro storico di Firenze, a margine dell’evento del forum internazionale del turismo italiano organizzato al Palaffari.
Sul tema della tecnologia, spiega la ministra, “oggi invece dobbiamo anche parlare dell’intelligenza artificiale, perchè c’è un tecno-umanesimo. Non è che noi possiamo con le mani quello che è il progresso, però dico che più di regolamentarla dobbiamo mettere al centro l’uomo, cioè il mondo sta cambiando, penso ve ne rendiate conto tutti”.
BOCCA – Il presidente di Federalberghi e della Fondazione Cassa di Risparmio, Bernabò Bocca, ha chiosato: “Ben venga il regolamento del Comune di Firenze, nel senso che il tema degli affitti brevi è un tema che ha bisogno di una cornice nazionale che però poi va declinata anche a livello locale. Non possiamo paragonare città come Firenze e Roma ai borghi dove ovviamente nei borghi c’è un’assenza di strutture alberghiere, quindi c’è necessità di avere degli affitti turistici. Nelle citta’ viceversa come Firenze e come Milano ci sono gia’ alberghi sufficienti per accogliere quella che è l’offerta e la domanda attuale”.
“L’esempio – chiarisce Bocca – l’abbiamo avuto col Salone del Mobile a Milano nella settimana scorsa, dove i numeri del salone sono cresciuti in termini di visitatori e tutti gli alberghi di Milano avevano posto durante il salone del mobile. Significa che oggi noi abbiamo 650mila strutture ricettive di cui 29mila alberghi, tutto il resto sono appartamenti. E’ un fenomeno che non va vietato, ma regolamentato e governato”.