
(foto ACF FIORENTINA)
CAGLIARI – E’ rientrata a Firenze, la dirigenza della Fiorentina, guidata dal presidente Rocco Commisso, accompagnato dalla moglie Catherine. La squadra, contrariamente a quanto annunciato, è rimasta in Sardegna, insieme all’allenatore Rocco Palladino, in vista della partita che sarà recuperata mercoledì 23 aprile alle 18,30.
Rispetto per le decisioni assunte dalla Lega Serie A dopo la morte di Papa Francesco, ma qualche problema organizzativo vista la data del recupero. La comitiva viola aveva lasciato il proprio albergo in centro a Cagliari intorno alle 13:30 di oggi per imbarcarsi e poi poter volare un’ora più tardi in direzione di Firenze. Ma proprio mentre il volo era in partenza per il capoluogo toscano c’è stato il cambio di programma con l’incontro fissato fra due giorni, così i viola hanno preferito rimanere a Cagliari.
Sono passate almeno un paio d’ore prima di trovare un albergo, fuori città, che potesse ospitare la allenatore e squadra. Inoltre si è dovuto organizzare il lavoro per la giornata di domani che sarà già di vigilia, tra l’altro con un problema legato al materiale tecnico visto che non erano previste sessioni di allenamento in Sardegna. Ma una società come la Fiorentina ha dimostrato di poter far fronte anche a difficoltà impreviste. Si resta a Cagliari per essere concentrati in vista di un impegno cruciale per la classifica e le speranze di conquistare, ancora, un posto in Europa.
Considerazione a margine: poteva essere un’occasione, il rinvio della partita, per permettere al presidente Commisso d’incontrare Kean e avviare un confronto teso a poggiare le basi per un’eventuale rinnovo del contratto ed evitare che il calciatore possa cambiare casacca in virtù della clausola rescissoria da 52 milioni che scatterà il primo luglio 2025? Evidentemente non c’erano le condizioni. Aspettiamo.