ROMA – Folla di fedeli in fila per dare l’ultimo saluto alla salma di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro, prima dei funerali del 26 aprile. Prima di mezzogiorno di oggi, 23 aprile 2025, è iniziato l’afflusso. Le persone vengono fatte sostare solo per qualche minuto davanti alla bara ancora aperta con il feretro del pontefice, per una breve pausa di preghiera. Accanto alla bara, posta su una semplice pedana rossa e senza catafalco o altri segni di potere, un cero pasquale acceso, simbolo della risurrezione cristiana.
Anche le istituzioni celebrano il Papa scomparso. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, partecipa, alle 16, presso la Camera dei Deputati, alla Commemorazione di Sua Santità a Camere riunite. Lo si legge sul sito del governo.
Persona semplice, Papa Francesco. Anche il rito della traslazione del corpo mortale, come da lui espressamente richiesto, ha mostrato al mondo il suo stile di pontificato “francescano”, assolutamente avulso da ogni segno, anche esterno, di ‘imperio’ e di potere.
La semplicissima bara di legno, senza le tre bare previste in precedenza usate fino all’ultimo funerale, quello di Papa Ratzinger, stamane è stata posta per terra nella basilica di San Pietro, senza, quindi, il catafalco. A separare il legno dal pavimento in marmo, una semplice pedana, anch’essa di legno, foderata di rosso. A vegliare il corpo due Guardie Svizzere con alabarda, ma ancor prima, il cero pasquale acceso, simbolo cristiano della prima ora, di vita e risurrezione.
Un’atmosfera di semplicità e raccoglimento che sembra aver coinvolto le migliaia e migliaia di fedeli che dalle 11 in punto hanno fatto ingresso nella basilica con compostezza e grande partecipazione per rendere omaggio e soprattutto salutare per l’ultima volta un Papa tra i più amati dalla gente, e non solo dai cattolici, che ha chiesto di riposare per sempre fuori dal Vaticano, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, anche qui con una tomba semplice, senza sfarzi, che recherà la sola scritta di “Francesco” sulla lastra di marmo poggiata per terra.
Era stato lo stesso pontefice a chiedere questo stile semplice fino all’ultimo. Nel novembre 2024 l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice aveva curato e reso pubblica la seconda edizione tipica dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvata il 29 aprile dello stesso anno da Papa Francesco. Tra le novità introdotte, la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, l’eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere.
Nel suo testamento, reso noto pochi giorni fa, Francesco ha poi chiesto per la sua sepoltura avvenisse nella Basilica romana con un “sepolcro che deve essere nella terra, semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.
