ZURIGO – Lo squalo, il cannibale, il super vincitore: ecco Tadej Pocagar nel suo straordinario 2024, capace di vincere il campionato del mondo nel lungolago di Zurigo, con una fuga solitaria, dopo aver trionfato sia nel giro d’Italia che nel Tour de France. Fra i colleghi, in sala stampa, arriva l’accostamento a Fausto Coppi, maglia iridata in Svizzera, a Lugano, nel 1953.
Lo sloveno conquista la medaglia d’oro nella prova in linea ai mondiali di ciclismo su strada di Zurigo, dopo essere scattato a 100 km da traguardo e aver fatto oltre 50 km in solitaria. Argento all’australiano Ben O’Connor e bronzo all’olandese Mathieu Van der Poel.
“Dopo una stagione del genere mi ero messo molta pressione addosso. Era una giornata in cui non si poteva sbagliare. Fino all’ultimo ho cercato di pensare solo a non mollare nulla. La gara stava andando in un certo modo che mi poteva preoccupare, per fortuna ho fatto la cosa giusta”. Così il neo Campione del Mondo Tadej Pogacar dopo il trionfo di zurigo: “Dopo il Giro d’Italia e il Tour de France ho capito che mi potevo concentrare solo su un obiettivo e ho capito che mi dovevo concentrare sul Mondiale”