FIRENZE – “Approvare una risoluzione del genere alla vigilia del 7 ottobre, anniversario degli attacchi terroristici di Hamas è un atto di vergognosa ostilità nei confronti nei di Israele e del suo popolo per non parlare proprio di conclamato schifoso antisemitismo. Si è consumata oggi una delle peggiori pagine della politica cittadina, è stata aperta una frattura con una parte della città che sarà difficilmente sanabile”. Così in una nota Emanuele Cocollini, presidente dell’associazione Italia-Israele di Firenze.
“Definire il territorio di Israele come ‘territorio palestinese occupato’, così come mettere sullo stesso piano risoluzioni adottate dall’Onu e delibere rimaste ‘in sospeso’ nel corso degli anni (prive quindi di qualunque valore), significa sostanzialmente non conoscere la storia del Medioriente, significa ignorare il valore giuridico delle singole risoluzioni e negare il diritto di esistere ad Israele”.
“All’interno dell’atto approvato – conclude Cocollini – vi è una retorica di odio degna della peggiore propaganda del gruppo terroristico di Hamas e della tremenda dittatura teocratica iraniana, alleata e finanziatrice di Hezbollah, che a sua volta collabora con Hamas come abbiamo visto nell’ultimo anno (e anche molto prima)”.
CARRAI – “Trovo molto suggestivo che a 7 giorni dal massacro ad opera di un gruppo terroristico, Hamas, ritenuto tale sia dall’Italia che dall’Unione europea, il Consiglio comunale di Firenze abbia approvato un odg a senso unico per il riconoscimento della Palestina – su cui peraltro nessuno me compreso può dirsi contrario – classificando come ‘evento’ il massacro del 7 ottobre, non dicendo una parola su Hamas, Hezbollah, associazioni terroristiche e chiedendo l’applicazione dei confini ante 1967 (peraltro confini disegnati da una vittoria in guerra in cui Israele fu attaccato)”.
Così, in una nota, Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. “Forse occorre ricordare che ciò significherebbe consegnare le alture del Golan – una piattaforma perfetta, elevata per bombardare tutto Israele – alla Siria, cioè a un paese sotto controllo di Hezbollah e dell’Iran peraltro gli unici Paesi arabi – e questo la dice lunga – che hanno contestato l’attacco di Israele al quartiere generale di Hezbollah – ha proseguito Carrai -. Non una parola infine su chi dovrebbe governare il futuro Stato della Palestina, cioè se Hamas o Hezbollah, terroristi che sicuramente terranno in seria considerazione i diritti delle donne, degli omosessuali, del diritto di voto. Aspetto con ansia che il Consiglio comunale mi porga la sua solidarietà, in quanto cittadino di Firenze, per gli attacchi subiti a Milano, insieme alla senatrice Segre, che mettono a repentaglio me e la mia famiglia”