ROMA – Aumento pedaggi, legato al tasso programmato d’inflazione. Per le sole tratte gestite dalla Società Autostrade per l’Italia S.p.A. (2.800 Km circa di rete), l’adeguamento riconosciuto è pari all’1,80%, corrispondente al tasso di inflazione programmato per l’anno 2025. Mentre per tutte le altre 22 Società Concessionarie Autostradali interessate dalla procedura di aggiornamento dei Piani Economico – Finanziari non sono previste variazioni tariffarie sulla rete autostradale a pedaggio.
È quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, coerentemente all’orientamento rappresentato dall’Autorità di regolazione dei trasporti. Lo fa sapere il Mit.
Come detto, per le sole tratte gestite dalla Società Autostrade per l’Italia S.p.A. (2.800 Km circa di rete), l’adeguamento riconosciuto è pari all’1,80%, corrispondente al tasso di inflazione programmato per l’anno 2025, ai sensi di quanto disposto dall’art. 14, comma 2, della legge n.193 del 16 dicembre 2024.
Su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Società Autostrade per l’Italia S.p.A. conferma la validità degli sconti generalizzati all’utenza che, qualora sospesi, avrebbero comportato un adeguamento tariffario complessivo corrispondente a circa il 3%. Una variazione pari all’1,677% è riconosciuta alla Società Concessionaria Salerno-Pompei-Napoli.