
CITTA’ DEL VATICANO – Il mondo si è inchinato a Papa Francesco: dagli ultimi, poveri e senzatetto che lui amava, ai grandi, reali e presidenti, stretti nelle loro seggioline in piazza San Pietro. Fino ai cardinali, preparati a un Conclave che dovranno eleggere il successore, speriamo l’erede capace di portare avanti i “cantieri aperti” dal Pontefice tornato alla “casa del Padre”.

OMELIA – “La sua ultima immagine, che rimarrà nei nostri occhi e nel nostro cuore, è quella di domenica scorsa, Solennità di Pasqua”. Così il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio nell’omelia della messa esequiale di Papa Francesco. “Nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartirci la benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro e poi e’ sceso in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua”, ha ricordato. “Con la nostra preghiera vogliamo ora affidare l’anima dell’amato Pontefice a Dio, perchè Gli conceda l’eterna felicità nell’orizzonte luminoso e glorioso del suo immenso amore”.

SALUTO – “In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto. A nome del Collegio dei Cardinali ringrazio cordialmente tutti per la vostra presenza. Con intensità di sentimento rivolgo un deferente saluto e vivo ringraziamento ai Capi di Stato, ai Capi di Governo e alle Delegazioni ufficiali venute da numerosi Paesi ad esprimere affetto, venerazione e stima verso il Papa che ci ha lasciati. Il plebiscito di manifestazioni di affetto e di partecipazione, che abbiamo visto in questi giorni dopo il suo passaggio da questa terra all’eternità, ci dice quanto l’intenso Pontificato di Papa Francesco abbia toccato le menti ed i cuori”.

“PREGA PER NOI” – Supplica finale del cardinale Re: “In unione spirituale con tutta la cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri dicendo: ‘Non dimenticatevi di pregare per me’. Caro Papa Francesco, ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza”. Al termine dell’omelia i fedeli presenti hanno tributato un applauso.

SANTA MARIA MAGGIORE – Papa Francesco disse inizialmente no alla proposta di realizzare la sua sepoltura nella basilica vaticana di Santa Maria Maggiore. Ma una settimana dopo ci ripensò. Chiamò il commissario straordinario della basilica, che oggi è anche coadiutore della stessa, il cardinale lituano Rolandas Makrickas, e gli disse: “La Madonna mi ha detto, preparati la tomba, sono molto felice che la Madonna non mi ha dimenticato”. La rivelazione arriva proprio da Makrickas.

TRUMP E ZELENSKY – “Il presidente Trump e il presidente Zelensky si sono incontrati privatamente oggi e hanno avuto una discussione molto produttiva”. Lo ha dichiarato il direttore della comunicazione della Casa Bianca, Steven Cheung, aggiungendo che ulteriori dettagli verranno forniti in seguito. In piazza San Pietro, il presidente Usa e il premier ucraino si sono stretti la mano.