NEW YORK – I dazi di Trump si abbattono, in maniera devastante, anche sugli americani. Wall Street sta affondando e manda in fumo 2 mila miliardi di dollari di valore, dopo l’annuncio del piano del presidente di imporre dazi globali minime del 10% sulle importazioni da tutti i Paesi e più alte nel caso dei suoi principali partner commerciali.

Sul finire di seduta l’indice tecnologico Nasdaq perde il 5,2%, con i mercati in subbuglio. Le bigh tech temono contro misure europee. I maggiori cali sono stati registrati dalle societa’ energetiche come ConocoPhillips (-9,26%) e Chevron (-5,5%), e dalle societa’ tecnologiche come Apple (-9,23%), Amazon (-8,23%), Meta (-7,24%), Nvidia (-6,23%), Tesla (-4,71%), Alphabet (-3,32%).

A circa un’ora dalla chiusura, il Dow Jones e’ in calo del 3,33% e l’S&P 500 del 4,06%, frutto di vendite massicce in quasi tutti i settori, poichè i dazi, che avevano gia’ causato incertezza nell’ultimo trimestre, sono stati peggiori del previsto. La volatilità, misurata dall’indice Vix, noto come “indicatore della paura”, e’ salita di quasi il 30% a 27,94 punti sulle preoccupazioni per i dazi minimi e i cosiddetti “reciproci” di Trump, che minacciano di peggiorare l’inflazione statunitense e di trascinare altre nazioni in recessione.

 Le borse mondiali sono sotto shock nel giorno dei dazi. In Italia, Piazza Affari dopo una già pesante apertura (-2,01) accentua le perdite con il Ftse Mib che termina in flessione del 3,6% a 37.070,83 punti rendendo Milano la peggiore in Europa. Nel Vecchio Continente i Mercati azionari in chiusura, seguono quello italiano con Parigi in forte ribasso del 3,31%; Francoforte -2,93%; Amsterdam -2,67%; Londra -1,59% e Madrid -1,08%. In Italia colpito in prima battuta il comparto dell’automotive con Stellantis che lascia sul parterre l’8,06%