Il Capo dello Stato Sergio Mattarella nella giornata odierna ha sentito telefonicamente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non appena appresa la notizia dell’esplosione occorsa nel deposito Eni di Calenzano.
“Il presidente della Repubblica mi ha tempestivamente chiamato per informarsi su quanto accaduto e per esprimere con parole molto umane solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dal gravissimo evento e ai familiari delle vittime”, spiega il presidente che questa mattina si è recato sul luogo dell’incidente.
Sin dai minuti immediatamente successivi all’esplosione, Giani ha seguito l’evolversi della situazione. L’intero sistema regionale, nell’ambito delle sue competenze e attribuzioni, ha contribuito alla macchina dei soccorsi e al monitoraggio degli sviluppi dell’emergenza.
In prima fila, il servizio sanitario regionale, che ha prontamente accolto i feriti. Mentre la sala operativa della protezione civile regionale ha partecipato al CCS, il Centro di coordinamento dei soccorsi, attivato e coordinato dalla Prefettura di Firenze come previsto nei casi di “incidente rilevante”. La protezione civile della Toscana ha anche messo a disposizione tre operatori, uno dei quali si è recato sul luogo dell’esplosione e gli altri due hanno raggiunto la sede della prefettura di Firenze.
Arpat ha svolto, con esito negativo, le indagini necessarie per verificare la presenza eccessiva di sostanze inquinanti nell’aria e nelle acque del reticolo idraulico limitrofo all’area interessata dall’incidente.
Esplosione Calenzano, Mattarella sente Giani per esprimere solidarietà e vicinanza
Cronaca
9 Dicembre 2024 | 18:39 | Giacomo Cucini