CALENZANO (FIRENZE) – E’ stato individuato il punto esatto da cui sono fuoriusciti i vapori di carburante che hanno creato le condizioni per l’esplosione in cui il 9 dicembre scorso, al deposito Eni di Calenzano (Firenze), sono morte cinque persone.
La svolta nell’indagine è arrivata oggi, 23 dicembre 2024, nel corso del nuovo sopralluogo nel deposito al quale hanno partecipato, oltre ai magistrati della procura di Prato guidati da Luca Tescaroli, competenti territorialmente sul Comune di Calenzano, alcuni dei consulenti tecnici nominati per rispondere ai quesiti investigativi.
I reati ipotizzati nel fascicolo, al momento senza indagati, sono omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni e rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.