CALENZANO – Il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, ha disposto la pubblicazione di parte del video, proveniente dalle telecamere interne al deposito, ritraente le pensiline di carico del sito Eni di Calenzano (Firenze), con specifico riferimento al corridoio interposto tra la baia 7 e la baia 6.
Le immagini, spiega il magistrato che coordina le indagini sull’esplosione che ha provocato 5 vittime e 26 feriti, “rivelano l’abbondante fuoriuscita di liquido e la formazione di una densa nube a ridosso dell’esplosione, avvenuta lunedì 9 dicembre 2024, intorno alle ore 10,20, nel mentre dei lavoratori, che indossano una tuta bianca, sono impegnati in una lavorazione su un carrello elevatore in prossimità del luogo nel quale esiste una tubazione riposta sulla struttura pensile, che, in corrispondenza di due flange, risulta essere priva dei bulloni di sicurezza, come ha appurato quest’ufficio, a seguito di sopralluogo effettuato sull’area teatro del disastro nel pomeriggio della giornata odierna”.
Da un ultimo sopralluogo effettuato oggi, 20 dicembre 2024, dalla procura di Prato nel deposito Eni di Calenzano, “una tubazione riposta sulla struttura” delle pensiline “risulta essere priva dei bulloni di sicurezza”. I magistrati agiscono nell’ambito dell’apertura del fascicolo i cui titoli di reato sono omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.