SANREMO – I trattori tornano a Sanremo per il secondo anno consecutivo. La protesta degli agricoltori vuole salire di nuovo sul palco dell’Ariston, dopo che nel 2024, l’allora conduttore Amadeus, lesse in diretta un messaggio del movimento “Riscatto Agricolo”. Oggi, 5 febbraio 2025, i lavoratori riuniti sotto la sigla “Agricoltori italiani” hanno scritto una nuova lettera, inviata agli organizzatori del Festival, con la richiesta che sia letta sul palco nel corso della manifestazione.
“Carissimi telespettatori, un grazie alla Rai e al palco di Sanremo per poter dare ancora una volta voce agli Agricoltori Italiani!”, si legge nel testo della lettera. “Un anno di proteste, di sacrifici, ognuno di noi ha lasciato la propria azienda seguendo quella piccola speranza di cambiare il nostro settore! Lo urleremo sempre più forte, abbiamo bisogno del giusto prezzo dei nostri prodotti, di un’agricoltura italiana messa al centro dell’attenzione da parte della nostra politica e non svenduta alle multinazionali!”, prosegue la lettera.
“Riflettiamo sui nuovi progetti green dove ettari ed ettari di paesaggi diventeranno grandi estensioni di pannelli fotovoltaici, dove prima venivano girate le più belle scene di alcuni film prestigiosi vedremo solamente il riflesso del sole su pannelli solari! Immaginate Sanremo diventare un palco per soli cantanti stranieri… Siamo orgogliosi della nostra nazione e del nostro lavoro e lo difenderemo fino all’ultima azienda agricola presente sul territorio!”, si legge ancora. “Confidiamo nei cittadini che capiscano quanto è importante il nostro cibo, sia per noi produttori ma anche per la loro salute! Vi chiediamo il vostro sostegno morale, di sostenere le piccole realtà rurali che vediamo fuori dalle città italiane per poter continuare a proteggere tutti quei paesaggi che tutti postiamo con un bel tramonto!!!
“Vorremmo dedicare un applauso in ricordo di tutte le vittime che si sono suicidate per la questione quote latte, chi è morto per colpa delle alluvioni e per chi non riesce più a portare avanti la sua azienda, insieme possiamo ancora cambiare il nostro settore, migliorare l’Italia e farla tornare grande al posto che merita. Ancora un saluto a tutti gli italiani, alla Rai e tutti i telespettatori”, conclude la lettera.