FIRENZE – Il caso Gudmundsson, in Islanda, non è chiuso: la Procura di Reykjavik ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza riguardante il calciatore della Fiorentina, assolto in primo grado dall’accusa di cattiva condotta sessuale per cui era finito a processo.
La sentenza, emessa lo scorso 10 ottobre, affermava, tra le altre cose, che il caso si basava principalmente sulla testimonianza di Gudmundsson, della donna che lo aveva denunciato, e sulla parola di diversi testimoni, e che la cronologia del caso sembrava supportare l’innocenza del giocatore.
Secondo la legge islandese la Procura ha quattro settimane per decidere sul ricorso. L’avvocato di Gudmunsson, Vilhjalmur Vilhjalmsson: “È sorprendente che il Pubblico Ministero abbia deciso di ricorrere in appello contro questa sentenza, poiché la sentenza è molto ben motivata e il risultato è giuridicamente corretto”.