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Fiorentina schiaccia la Juve: 3-0. Fagioli sugli scudi. Gol di Gosens, Mandragora e Gud. Pagelle

Fiorentina schiaccia la Juve: 3-0. Fagioli sugli scudi. Gol di Gosens, Mandragora e Gud. Pagelle

Gosens esulta dopo la rete dell1-0 (foto ACF FIORENTINA)

FIRENZE – Ha un nome e un cognome questo trionfale 3-0, strameritato, della Fiorentina sulla Juve: Niccolò Fagioli. I gol portano la firma di Gosens, Mandragora e Gudmundsson, ma lui è stato il punto di riferimento in una partita memorabile, che resterà negli annali. Fagioli non solo si è preso una gran rivincita sulla sua ex squadra orchestrando il gioco viola con veroniche e intuizioni geniali, come quella che ha propiziato il gol di Gud. Grazie a lui, Palladino ha risolto i problemi a metà campo. E la squadra gira, ha personalità, perfino concretezza. La Fiorentina, stasera, 16 marzo 2025, ha giocato la partita quasi perfetta. Senza sbavature, senza amnesie, senza quel calo di concentrazione che c’era stato anche giovedì contro il Panathinaikos.

PALLADINO – La Juve è stata prima contenuta, poi inesorabilmente infilzata. Possesso palla, palleggio e poco altro per i bianconeri. Thiago Motta, dopo lo 0-4 con l’Atalanta e la batosta del Franchi rischia davvero di saltare. Posso dirlo? Problema bianconero. In casa viola si è consolidato Palladino. E’ vero che una vittoria, sia pure fantastica, non basta a coronare una stagione, ma è altrettanto vero che la Fiorentina, sembra finalmente diventata squdra. Dovrà confermare la mia impressione alla ripresa, contro la scorbutica Atalanta di Gasperini. Poi col Milan a San Siro. Intanto godiamoci la serata. E la prestazione in blocco della Fiorentina.

La coreografia dei tifosi viola prima della gara contro la Juventus (foto Palinko/Firenzepost)

COREOGRAFIA – Si ricorda Joe Barone a un anno dalla scomparsa, ma soprattutto fa notizia la Fiesole trasferita in Ferrovia con la coreografia esplicita: “Juve merda”. Bandierine bianche e viola a comporla. Tutto il Franchi grida in coro. I pochi tifosi bianconeri nel formaggino se ne vanno per protesta. Il tifo organizzato aveva diffuso un comunicato venerdì. Per dire: “Non veniamo, non ci meritate”. Tornano, i tifosi bianconeri, quando comincia la partita.

NICO GONZALEZ – Fischi per i giocatori della Juve addirittura nel riscaldamento. Vlahovic si sofferma a guardare i viola: non c’è rimasto quasi nessuno di quando c’era lui. Che comincia dalla panchina. Thiago Motta sceglie Kolo Muani. E Nico Gonzalez: per la prima volta al Franchi contro la Fiorentina. Palladino, come previsto, punta sull’impianto di squadra che ha eliminato il Panathinaikos. Solo nella difesa a tre c’è la novità Pablo Marì in mezzo a Pongracic e Ranieri. Comuzzo in panchina e stasera a Coverciano con la Nazionale. Centrocampo a cinque: oltre a Dodò e Gosens, ci sono Fagioli, Mandragora a Cataldi. Davanti Gumundsson e Kean (anche lui pronto per Spalletti).

PABLO – Pronti via e al 2′ si vede subito la Juve con tiro sul fondo di Weah, ma c’era un fallo in favore della Fiorentina. Replica viola al 5′: uscita palla al piede, quindi il cross di Dodo viene respinto dalla difesa. Fischi e cori quando tocca palla Nico Gonzalez. Fiorentina prudente, un po’ come contro l’Inter. Con lanci lunghi a cercare Kean: come al 9′, quando Di Gregorio fin sulla trequarti per sventare il pericolo. Al 13′ movimento di Kolo Muanì che manda fuori tempo Pablo Marì: fallo e ammonizione per il difensore viola.

GOSENS – Ma in ripartenza, la Fiorentina si rivela micidiale. Al 15′ passa in vantaggio. Tiro di Ranieri da fuori area deviato in angolo. Sul traversone dalla bandierina c’è un batti e ribatti in area, ul pallone si avventa Gosens che di prepotenza lo mette dentro. Viola in vantaggio.

MANDRAGORA – Juve inebetita, come il pugile colpito al bersaglio grosso. La Fiorentina ne approfitta e tre minuti dopo arriva l’imbucata di Fagioli che libera Mandragora: gran diagonale e Di Gregorio battuto per la seconda volta. Incredibile ma vero!

FAGIOLI – Reazione Juve al 20′: diagonale infido di Gonzalez deviato da Dodò. Poi la difesa libera. Quindi (24′) punizione di Koopmeiners che spiove in area, calcia Veiga, ma Cataldi respinge. Dopo 4′ altra conclusione di Koopmeiners: altissima. Quindi punizione di Mandragora murata. Per riprendere la metafora pugilistica, la Juve sembra il boxeur colpito che cerca l’attacco rabbioso. DSwenza creare pericoli per De Gea. Centrocampo e difesa viola chiudono ogni varco. Applausi per Fagioli (34′) per una veronica a metà campo: porta avanti il pallone con piede, poi con l’altro aggirando l’avversario.

RANIERI – Al 36′ bella palla di Kean dentro l’area, ma arriva prima Locatelli che spazza. Al 38′ cross da destra di Weah per Gonzalez: che non ci arriva. Giù fischi per Nico, che si gira e abbassa lo sguardo. E medita di cosa sia il calcio: fino a giugno dell’anno scorso questo stadio stravedeva per lui. E ora… Giallo per Locatelli. Un minuto di recupero. Proprio al 46′ punizione in area bianconera, sponda di Ranieri ma nessuno è pronto a tirare in porta. Bel primo tempo della Fiorentina: accorta e micidiale in ripartenza. Juve praticamente non pervenuta.

GUDMUNDSSON – In avvio di ripresa fa notizia… Batistuta. E’ in tribuna e il Franchi lo omaggia: “Batigol, Batigol”. Ci sarà anche lui, sabato 22 marzo per il Pepito day. Ossia la kermesse dedicata a Giuseppe Rossi, ossia commentatore a bordo campo con Luca Toni. Bati-Toni-Pepito: che trio a margine di questa partita. Che la Fiorentina mette praticamente in cassa forte all’8′. Dopo un intervento di Pongracic a liberare in area (5′) e poi McKennie calcia addosso a Ranieri, la Fiorentina triplica: Fagioli manda in profondità Gdmundsson che, dal limite dell’area, lascia partire in tiro a giro che infila De Gregorio nell’angolino. Tre a zero. Da stropicciarsi gli occhi!

THIAGO MOTTA – Al 13′ sarebbe 4-0: Kean aggira De Gregorio e la mette dentro. Ma c’era fuorigioco in partenza. Juve comunque in trance. Thiago Motta è una maschera. Fa due cambi: entrano Cambiaso e Alberto Costa. Fuori Veiga e Gonzalez. Per Nico, mentre va a bordo, campo si scatena quella che non è proprio una standing ovation. Lui non fa una piega e si rifugia in panchina.

Al 24′ corner Juve smanacciato da De Gea. Intanto il parterre di tribuna ha preso di mira Gatti che sta effettuando riscaldamento, ma il difensore deve aver fatto qualche gesto ai tifosi. Al 30′ torre di Mandragora per Kean che calcia alto. Alo 33′ fuori Gud e Ranieri per Beltran e Comuzzo. Ammonito Thuram. Esce Fagioli, fra gli applausi ed entra Folorunsho. Nella Juve fuori Cambiaso e in campo Mbangula. Ma Palladino continua i suoi cambi per dare spazio a tutti: Zaniolo al posto di Kean e Adlì a quello di Cataldi.

VLAHOVIC – “Dusan Vlahovic dov’è?”, canta la Curva. Che, sempre in coro, aggiunge: “Il pallone è quello giallo”. Due minuti di recupero. La Fiorentina si avvia al trionfo. Giusto. Da conservare. Ma da rinverdire nelle prossime partite. Da non sbagliare per agganciare l’Europa anche in in campionato. Le premesse ci sono tutte dopo un 3-0 favoloso.

Tabellino e pagelle

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 7, Pablo Mari 6.5, Ranieri 6.5 (33′ st Comuzzo sv); Dodo 6.5, Mandragora 7, Cataldi 7 (44′ st Adli sv), Fagioli 8 (40′ st Folorunsho sv), Gosens 7.5; Kean 6 (44′ st Zaniolo sv), Gudmundsson 7 (33′ st Beltran sv). Allenatore: Palladino 7.5

JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio 5.5; Weah 5.5 (28′ st Conceicao sv), Veiga 4.5 (13′ st Alberto Costa 5.5), Kelly 5 (28′ st Gatti sv), Kalulu 5; Koopmeiners 5.5, Locatelli 5, Thuram 5; McKennie 5, Kolo Muani 5, Nico Gonzalez 4.5 (13′ st Cambiaso 5.5, 41′ st Mbangula sv). Allenatore: Thiago Motta 4.5.

Arbitro: Fabbri (Ravenna) 5.5

Marcatori: 15′ pt Gosens, 17′ pt Mandragora; 7′ st Gudmundsson

Ammoniti: Pablo Mari, Ranieri, Locatelli, Weah, Thuram

Spettatori: 22.253

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