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VERONA – Cede al 95′, la Fiorentina al Bentegodi di Verona. Il gol di Bernede quando sta per scadere anche l’interminabile recupero è una dura mazzata per la squadra viola. Uscita malconcia negli scontri di gioco. La fisicità dei giocatori veronesi è stata determinante. C’è apprensione per conoscere il referto di Moise Kean, trasportato all’ospedale di Verona per accertamenti in seguito all’infortunio patito al 21′ del secondo tempo in seguito al colpo al viso subìto nel contrasto con Coppola Daqwidowicz.
FERITA – La botta ha aperto una ferita al sopracciglio sinistro di Kean. Che ha cercato di tornare in campo, salvo poi accasciarsi di nuovo. Momenti di viva apprensione nello stadio. Applauso corale. Poi la corsa in ambulanza. Ovvio che sia tornato alla memoria il momento terribile vissuto con Bove, durante la partita con l’Inter. Stavolta ci dovrebbero essere conseguenze diverse. Ma l’episodio incide, fatalmente, sulla partita. Palladino fa i cambi dell’occasione, ma è ovvio che la squadra abbia risentito della perdita del suo giocatore più rappresentativo, del suo goleador. Il Verona che, ripeto, ha fatto una partita molto fisica, ha preso coraggio, insistendo fino al gol. Ma prima c’erano stati due salvataggi in extremis di Comuzzo e Dodò. Aggiungo che l’arbitro avrebbe dovuto essere più deciso con i cartellini. Quando gli interventi oltrepassano il limite del regolamento bisogna ammonire e, se necessario, espellere. La Fiorentina ha risentito di un arbitraggio troppo tollerante.
TERZA SCONFITTA – Il risultato, in ogni caso, è impietoso. E fa registrare la terza sconfitta consecutiva della squadra viola, dopo San Siro e la giornataccia contro il Como. Palladino ha lasciato inizialmente in panchina Fagioli. Secondo me sbagliando. Cataldi e Mandragora non hanno garantito quelkla cerniera a centrocampo che sarebbe stata utile nel primo tempo, per cercare di contenere un Verona non eccelso dal punto di vista tecnico ma assai dinamico e (troppo) combattivo. L’allenatore dovrà correre ai ripari in vista della partita di venerdì contro il Lecce. Non dico una nuova sconfitta, ma anche un pareggio diventerebbe letale nel cammino della Viola verso l’Europa.
LUTTO PER GONFIANTINI – Lutto al braccio, la Fiorentina, per la scomparsa di Piero Gonfiantini di Signa, difensore che fece parte della squadra vincitrice della Coppa delle Coppe nel 1961. Fu compagno di squadra di Giuliano sarti e Kurt Hamrin.
FAGIOLI IN PANCHINA – Palladino sceglie il 4-2-3-1, con Zaniolo, Beltran e Folorunsho alle spalle di Kean. A centrocampo ripropone Cataldi e Mandragora, decidendo di lasciare Fagioli in panchina. Scelta chge, francamente, lascia un po’ perplessi.
KEAN – La Fiorentina prova a partire subito forte, con una conclusione di Kean dopo 4′ che viene deviata in corner da Montipo’. I ritmi di gioco risultano piuttosto bassi, con le due squadre che preferiscono concedersi una lunga fase di studio.
FOLORUNSHO – Al 20′ Folorunsho lascia partire un cross per Zaniolo, ma Montipo’ lo anticipa in uscita e blocca la sfera. Tre minuti più tardi l’Hellas Verona costruisce la sua prima occasione da rete con Sarr che calcia da fuori area, ma De Gea devia in calcio d’angolo. Alla mezz’ora sono ancora i padroni di casa a portarsi in avanti alla ricerca del gol, ma non riescono a creare particolari pericoli dalle parti del portiere spagnolo. Al 39′ Cataldi ha una chance su calcio di punizione da buona posizione, ma il suo tiro viene murato dalla barriera.
INFORTUNIO A KEAN – Nella ripresa sono sempre i gialloblù ad attaccare con maggiore convinzione, ma la fase di gara è molto spezzettata e non favorisce la costruzione del gioco da parte delle due squadre. Al 21′ tutto il Bentegodi vive attimi di paura poiché Kean, dopo essere stato medicato in seguito ad uno scontro di gioco, si accascia a terra. L’attaccante, apparso comunque cosciente, viene soccorso dai sanitari e poi portato via in ambulanza.
COMUZZO E DODO’ – La partita riprende e al 25′ il Verona va vicino al gol del vantaggio con un colpo di testa di Dawidowicz su cross di Faraoni, che sfiora il palo. L’inerzia della gara sembra leggermente in favore degli scaligeri che, trascinati da un ottimo Suslov, cercano fino alla fine di vincerla. La Fiorentina sventa ogni minaccia soprattutto grazie alle preziose chiusure firmate da Comuzzo e Dodò. Sul salvataggio del difensore c’era stata un’uscita a vuoto di De Gea.
BERNEDE – Quando il match sembra ormai destinato a terminare 0-0, arriva lo schiaffo decisivo alla Fiorentina. Niasse recupera la palla e serve Mosquera, che cerca Antoine Bernede: il centrocampista, con freddezza, salta un avversario e deposita in rete il pallone che vale il definitivo 1-0. L’Hellas sale al 14° posto con 26 punti. La Fiorentina resta a quota 42, insidiata da Milan e Bologna che hanno perso. Ma ora l’attenzione è tutta per Kean. Forza Moise!
VERONA (3-4-2-1): Montipò 6.5; Dawidowicz 6, Coppola 6.5, Valentini 6.5; Faraoni 5.5 (32’st Oyegoke 6), Duda 6.5, Niasse 6.5, Tchatchoua 6; Suslov 6.5, Livramento 5 (26’st Bernede 7); Sarr 5 (32’st Mosquera 6.5).Allenatore: Zanetti 6.5
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea 5.5; Dodò 6, Comuzzo 6, Ranieri 6 (27’st Marì 6), Parisi 6; Cataldi 5, Mandragora 5.5 (22’st Richardson 5.5); Zaniolo 5 (39’st Caprini sv), Beltran 5.5, Folorunsho 5.5 (27’st Ndour sv); Kean sv (22’st Fagioli 6) Allenatore: Palladino 5
Arbitro: Di Bello di Brindisi 5
Marcatori: nel st al 50’ Bernede
Ammoniti: Zanetti, Duda, Folorunsho, Richardson, Oyegoke, Cataldi