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Fiorentina: vittoria a valanga (7-0) sul Lask. Doppietta di Sottil e torna al gol anche Gudmundsson. Pagelle

Fiorentina: vittoria a valanga (7-0) sul Lask. Doppietta di Sottil e torna al gol anche Gudmundsson. Pagelle

Sottil autore di una grande doppietta (foto ACF Fiorentina)

FIRENZE – La sognava così da tempo, Raffaele Palladino, la partita di Conference: un comodo galoppo in mezzo alla settimana con 7 gol (a zero) e tre punti buonissimi in chiave qualificazione diretta. La Fiorentina, con la goleada agli allegri ma poco attrezzati austriaci del Lask, tocca quota 12 in classifica ed è vicinissima agli ottavi. Davanti ci sono lo squadrone del Chelsea, a punteggio pieno, poi il Legia Varsavia. In una serata praticamente perfetta, anche in vista della sfida di Bologna, derby con l’Appennino imbiancato (fortuna che c’è la variante di valico e il lungo tunnel dell’autostrada), torna alla mente la brutta sconfitta di Cipro. Palladino non l’ha digerita: anche se applaude la squadra stasera vincente e convincente: con Sottil che si bea di una doppietta, e dove vanno a segna anche Ikonè (in Conference trova spesso la porta), Richardson, Mandragora e Gudmundsson su rigore (atterramento di Beltran in area). Non basta: nel 7-0 c’è perfino un autogol. Firmato da Stojkovic. Una insufficienza? Kean: prestazione offuscata dal gol annullato all’inizio (mano precedente di Kouamè) poi si è innervosito e non ha saputo trovare la porta. Come riscattarsi? Domenica a Bologna naturalmente. Ribadisco: fra i viola e il Lask c’è un divario tecnico più alto perfino delle Alpi. Ma accogliamo vittoria e risultato come qualcosa di gradevole e inusitato. In attesa di una nuova impresa: la nona vittoria consecutiva in campionato. In casa del Bologna. E davanti a Italiano. Un sogno? Ora realizzabile. Basta che i viola siano convinti. E Kean più di tutti.

VITTIME DI CALENZANO – Un minuto di raccoglimento in memoria delle cinque vittime dell’esplosione di Calenzano. Religioso silenzio del Franchi, compresi i numerosi, e rumorosi, tifosi austriaci del Lask. La Fiorentina gioca col lutto al braccio. Applausi convinti.

KEAN – Palladino tiene fede alle anticipazioni della vigilia. Schiera il giovanissimo Tommaso Martinelli in porta. Kouamè al posto di Beltran. E davanti fa giocare Kean, tenuto in panchina contro il Cagliari. Moise ripaga subito la fiducia con un gol lampo al 2′. Ma c’era stato un precedente tocco di mano di Kouamè. Gol annullato. Peccato. Questa comunque l’azione: Mandragora taglia il campo con un passaggio per Kouame, che beffa un incerto Jungwirth. La palla poi arriva a Kean che da due passi mette in rete. Il Var però porta l’arbitro Berke ad annullare il gol per il tocco “manesco” di Kouamè.

SOTTIL I – Gli austriaci si difendono con unghie e denti. Si fa per dire, naturalmente: però sono molto aggressivi nella loro tre quarti. Però tecnicamente diciamo approssimativi. Al 6′ Ranieri serve benissimo Ikoné in area di rigore, ma il pallonetto del francese sfiora il palo della porta difesa da Jubngwirth finendo sul fondo. Insisto: quando spiegheranno a Jorko dov’è la porta? E quanto è larga. Per fortuna, nella Fiorentina, c’è anche chi ha aggiustato la mira: come Sottil, che infila la palla in rete al 10′. Ecco com’è andata: cross lungo di Kayode sul secondo palo, al volo Parisi mette in mezzo all’area e Sottil col sinistro, di prima intenzione, piazza il pallone proprio sotto la traversa. Complimenti per freddezza e precisione.

MARTINELLI – Rischia la frittata, Kayode: sbaglia completamente il retropassaggio di petto per Martinelli su un pallone senza alcuna pretesa. Super uscita del baby portiere viola che devia il tiro di Entrup sulla traversa. Il Lask, a metà classifica nel campionato austriaco, si distingue nel palleggio. Prova alcune trame, ma la differenza di qualità con la Fiorentina è ben visibile. Provoca qualche brivido nei recuperi Quarta, difensore centrale e capitano. Martinelli però dirige la difesa con la lucidità di un veterano e i pericoli sono ridotti.

IKONE’ – Spinge sull’acceleratore, la Fiorentina, memore di disavventure, anche recenti, in Conference. E al 22′ raddoppia. Kean va verso la porta ma viene steso, bravo l’arbitro a lasciar correre, perché sul retropassaggio (pasticcio difensivo austriaco) Kouame si avventa sul pallone, aggira il portiere e poi, da posizione defilata, serve il più classico dei cioccolatini a Ikoné, che da un metro, finalmente, spinge in rete! Metto il punto esclamativo perchè questo, davvero, era impossibile da sbagliare. Però bene, dai: risultato quasi al sicuro.

RICHARDSON – Cerca infatti di riaprirla, il Lask: al 25′ Stojkovic tenta di far breccia da dentro l’area. Martinelli risponde pronto con parata a terra. Al 35′ conclusione di Bogarde, esterno destro con spiccata propensione offensiva, ma il tiro, di controbalzo, da buona posizione, va alto. La Fiorentina, senza scomporsi tanto, reagisce con puntualità e trova il terzo gol con chi non ti aspetti: Amir Richardson, lesto a deviare in rete, di testa, una bella punizione di Sottil. E’ il 40′: l’assist di Sottil, con palla ferma, è davvero al bacio. Richardson, alto e talvolta troppo fermo, stavolta non ha nemmeno bisogno di saltare, allunga il collo e, flettendo appena la testa, batte Jungwirth.

INCROCIO DEI PALI – Il Lask perde un po’ la testa. Mentre il quarto uomo segnala 4′ di recupero, Jovicic brutalizza inutilmente Sottil. Prende un giallo che poteva essere, a mio modo di vedere, anche rosso. Riccardo si rialza. E un attimo dopo Kean (47′) supera mezza difesa innescato da Ikonè, poi decide di calciare anziché servire qualcuno meglio piazzato a centro area. Difficile far gol da quella posizione. Il portiere respinge in angolo. Si avventa sul pallone Kean che colpisce, di striscio, l’incrocio dei pali. Peccato. Cim mette ripetutamente lo zampino, Moise, ma il gol personale non arriva.

TIFOSI LASK – Sono 11.190 gli spettatori in questa fredda serata, dominata dal soffio di vento gelido che arriva da Fiesole. Pochi istanti dopo l’avvio del secondo tempo, Palladino toglie Ranieri per Moreno. La Fiorentina si avvia a un successo netto. Il Franchi non sussulta. Rumoreggiano ancora, invece, ammirevolmente incuranti del risultato, i tifosi del Lask. Cantano e suonano. Chissà se è l’effetto della birra. Ma i giornalisti austriaci dicono che questi supporters siano allegri e baldanzosi per natura. Meglio così.

SOTTIL II – Al 7′ azione personale di Ikonè che salta due avversari come birilli, ma si allunga la palla, così non deve nemmeno fare lo sforzo di cercare la porta. Slalom comunque apprezzabile, anche se la concretezza, ormai lo sappiamo, non è il suo forte. All’8′ cambio austriaco: esce Entrup ed entra Ljubicic. La Fiorwentina controlla agevolmente la partita. E fa poker al 13′: segna ancora Sottil. Doppietta per lui. L’azione: contropiede fulmineo viola, Kouame mette al centro, Sottil ci prova una prima volta e viene murato, sulla seconda occasione trova non incontra ostacoli e Jungwirth va ancora a raccogliere il quarto pallone in fondo alla sua rete.

MANDRAGORA – Palladino pensa già al Bologna: toglie Kean e Sottil per Beltran e Gudmundsson. Il numero 10 finlandese deve riprendere confidenza con le partite. Corricchia, cerca la palla buona: la trova al 22′ ma la manda fuori alla destra del portiere austriaco. Fuori anche Ikonè, fra gli applausi. Lo sostituisce Colpani. Mentre scrivo del “flaco” (Claudio Merlo lo chiamavano semplicemente il “secco”), Gudmundsson si destreggia in area, con tocco felpato libera al tiro Mandragora (24′) che fa cinquina.

GUDMUNDSSON – Fiorentina in discesa, Lask travolto e demoralizzato. Gioca anche il “primavera” Harder. E arrivano la sesta rete, anzi autorete di Stojkovic. E non manca il sigillo di Gudmundsson, su rigore. Beltran atterrato in area. Gud prende il pallone, lo mette sul dischetto e non sbaglia. Per un sette a zero rotondo. Che, ripeto, fa sperare in una Fiorentina squillante anche domenica, a Bologna. Contro una squadra che ha fatto molta fatica in Champions. E contro Italiano che farà di tutto per vietare alla Fiorentina la nona vittoria consecutiva e un nuovo, esaltante record.

TABELLINO E PAGELLE

FIORENTINA (4-2-3-1): Martinelli 6.5; Kayode 6, Martinez Quarta 6, Ranieri 6.5 (nel st dal 1’ Moreno 6), Parisi 6.5; Mandragora 6.5, Richardson 6 (nel st dal 30’ Harder sv ); Ikonè 6.5 (nel st dal 23’ Colpani sv), Kouame 6, Sottil 7 (nel st dal 15’ Beltran sv); Kean 5.5 (nel st dal 15’ Gudmundsson 6.5). Allenatore: Palladino 7

LASK (4-3-3): Jungwirth 5; Bello 5, Srnolcic 4.5, Talovlerov 4.5, Bogarde 5 (nel st dal 1’ Horvath 5 ); Zulj 5.5, Jovicic 5, Stojkovic 4.5; Flecker 5, Entrup 5.5 (nel st dall’8’ Ljubicic 5.5), Berisha 5. Allenatore: Schopp 5

Arbitro: Berke (Ungheria) 6

Marcatori: nel pt al 10’ Sottil, al 22’ Ikonè, al 39’ Richardson; nel st al 13’ Sottil, al 24’ Mandragora, al 37’ (autogol) Stojkovic, al 40’ (rig.) Gudmundsson

Ammoniti: Jovicic, Quarta

Spettatori: 11.190

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