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Firenze: arriva «Testo» alla Leopolda e all’Istituto de’ Bardi

Firenze: arriva «Testo» alla Leopolda e all’Istituto de’ Bardi

Restauro della carta all’Istituto de’ Bardi (diffusione foto ufficio stampa)

FIRENZE – Alla Stazione Leopolda dal 28 febbraio al 2 marzo torna «Testo [Come si diventa un libro]», fiera dell’editoria ideata da Todo Modo e organizzata da Pitti Immagine in collaborazione con Stazione Leopolda; la quarta edizione della kermesse avvia anche una nuova interessante collaborazione, quella con l’Istituto de’ Bardi di Firenze, impegnato nella valorizzazione dei saperi artigianali.

174 le case editrici presenti,di cui 44 alla loro prima edizione di Testo,oltre 210 gli ospitiepiù di 200 gli appuntamenti alla Leopoldae presso altre importanti istituzioni culturali fiorentine. Alla Leopolda viene ricreato il ciclo di vita del libro attraverso un percorso in sette stazioni: Il manoscritto, Il risvolto, La traduzione, Il segno, Il racconto, La libreria, Il lettore. Si incontreranno, tra gli altri, Tim Ingold, Luciana Castellina, Tracy Chevalier, Francesco Costa, László Krasznahorkai, Stefano Nazzi, Paul Murray, Max Porter, Liliana Rampello, Emanuele Trevi, Chiara Valerio.

Giustappunto l’incontro con Tim Ingold, uno dei più autorevoli antropologi contemporanei, noto per i suoi studi sulla cultura materiale e sulla relazione tra uomo e ambiente, è organizzato dall’Istituto de’ Bardi; si intitola Dire con le mani. Costruire il futuro tra generazioni e tradizione e si tiene sabato 1 marzo alle 16 nella Sala Ginzburg della Stazione Leopolda; partecipa Andrea Staid, antropologo e docente all’Università di Genova; introduce Livia Frescobaldi, presidente dell’Istituto de’ Bardi. Attorno a questo appuntamento, l’Istituto propone un intero fine settimana di incontri e laboratori che mettono al centro il valore della tecnica, dell’esperienza e della trasmissione del sapere; un’occasione per mettere in pratica il concetto di Ingold di “imparare ad imparare”.

Una serie di attività si svolgeranno proprio in Palazzo Capponi, sede dell’Istituto de’ Bardi. Si parte venerdì 28 febbraio, dalle 10 alle 13, con l’apertura straordinaria del laboratorio di restauro della carta dell’Istituto per l’Arte e per il Restauro di Palazzo Spinelli. La visita al laboratorio permette di osservare da vicino il lavoro su libri, disegni, stampe e pergamene. La relazione tra materia, gesto e memoria è fondamentale nel restauro, dove ogni intervento è un dialogo con il passato attraverso le tracce lasciate dal tempo. L’incontro offre l’occasione per scoprire come la manualità e il sapere artigianale restituiscano nuova vita agli oggetti, in un processo che prosegue il ciclo della conoscenza attraverso il fare.

Sabato 1 marzo, dalle 10 alle 13, si tiene il laboratorio Fare la festa. Tecniche, pratiche e politiche (a partire da un testo), ispirato al volume Al tempo delle feste. Etnografia del festivo in Toscana di Fabio Mugnaini. L’incontro esplora il ruolo della festa come momento di costruzione culturale e identitaria attraverso immagini, suoni ed esperienze, con la partecipazione degli antropologi Francesco Zanotelli (Università di Firenze), Fabio Mugnaini (Università di Siena)e Dario Nardini (Università di Padova). Le feste, nelle loro molteplici forme, sono momenti di costruzione collettiva che intrecciano pratiche, saperi e significati. L’incontro ne analizza il valore come esperienza vissuta, unendo prospettive antropologiche e pratiche sensoriali, in un’indagine che, al pensiero di Ingold sulla trasmissione culturale e la costruzione della realtà attraverso l’azione, affianca – e aggiunge – l’attenzione alla relazione dialettica tra le feste e le politiche dell’identità e del patrimonio culturale. L’evento è patrocinato dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arti e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze.

Sempre sabato 1 marzo, dalle 15 alle 18, Giotto Scaramelli e i maestri del Podere Beccacivetta guidano un laboratorio di cesteria, un’arte antica che Tim Ingold approfondisce nel suo saggio Ecologia della cultura, sottolineandone il valore cognitivo e formativo. Attraverso il contatto diretto con i materiali e il gesto dell’intreccio, i partecipanti sperimentano la relazione tra tecnica e pensiero in un processo di apprendimento, manuale e sensoriale, che valorizza il metodo col quale è stato realizzato, più che il prodotto finale.

L’ultima giornata di incontri, domenica 2 marzo, è dedicata alla valorizzazione delle foglie di Posidonia oceanica spiaggiata, una pianta marina protetta, fonte di ossigeno e di sequestro di CO2, che da scarto naturale può diventare materia prima per la produzione di carta per packaging di alta gamma e disegno artistico. L’evento, che si tiene dalle 15:00 alle 18:00, vede la partecipazione dell’ingegnere Camillo Palermo, del biologo marino Giovanni Raimondi e del professor Francesco Cinelli, con una dimostrazione dal vivo della realizzazione della carta Posidonia a cura della maestra cartaia fiorentina Lea Bilanci. Dare nuova vita a un materiale naturale, trasformandolo in una risorsa, è un processo che unisce sensibilità ecologica e competenze artigianali. Proprio come Ingold riflette sull’importanza dell’apprendimento attraverso il contatto diretto con la materia, questo incontro mostra come la Posidonia spiaggiata possa diventare carta pregiata, in un processo che esalta la relazione tra ambiente, sapere e tecnica.

Per partecipare a Testo, è possibile acquistare il biglietto sul sito testo.pittimmagine.com oppure direttamente all’ingresso della manifestazione. La prenotazione per l’incontro con Ingold è riservata ai visitatori muniti di biglietto di ingresso per la fiera.

Tutti gli incontri nella sede dell’Istituto de’ Bardi, invece, sono gratuiti, ad eccezione del laboratorio di cesteria, per il quale è richiesta una quota di partecipazione (35 euro a persona). La prenotazione è obbligatoria per tutti gli eventi e può essere effettuata scrivendo a segreteria@istitutodebardi.org o chiamando il 338 8357799.

La kermesse è preceduta, il 27 febbraio alle 18, da un incontro al Teatro del Maggio con Alessandro Barbero, riservato a chi ha il biglietto di uno qualunque dei giorni di «Testo»: prenotazioni “fumate” in pochi minuti, quando si sono aperte il 30 gennaio.

Stazione Leopolda, Viale Fratelli Rosselli

Istituto de’ Bardi, Palazzo Capponi, via de’ Michelozzi 2, Firenze

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