
FIRENZE – Con l’accusa di sequestro di persona, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza e lesioni a pubblico ufficio, la Polizia di Stato ha arrestato a Firenze un cittadino senegalese di 40 anni.
L’uomo, già noto alle Forze di Polizia, è stato fermato intorno alla mezzanotte di sabato nei pressi delle Cascine dalle volanti della Questura di Firenze, subito dopo un episodio avvenuto, secondo quanto ricostruito, all’esterno di un locale del quartiere Novoli.
Quella stessa sera il 40enne sarebbe entrato nell’esercizio pubblico in questione, dove avrebbe afferrato e trascinato fuori un giovane (poi emerso essere un suo conoscente) per il collo facendolo infine salire a bordo di un’utilitaria. In soccorso del malcapitato sarebbe intervenuto uno degli addetti alla sicurezza del locale ma, una volta in strada, quest’ultimo si sarebbe visto puntare alla testa una pistola semiautomatica, di quelle notoriamente in uso alle forze di polizia.
A questo punto la vettura sarebbe partita verso viale Redi con a bordo il protagonista della vicenda e la presunta vittima dell’accaduto.
Scattato l’allarme al 112NUE, le volanti si sono poste sulle tracce del veicolo rintracciato poco dopo nelle vicinanze del parco fiorentino; all’interno c’era solo il cittadino senegalese che, considerando anche la sua possente prestanza fisica, non avrebbe reso facile il lavoro dei tutori dell’ordine.
I poliziotti sono riusciti ad avere la meglio, riportando tuttavia alcune contusioni (fortunatamente non gravi).
Dall’abitacolo del mezzo è poi saltata fuori una pistola a salve inceppata, oltre a 18 dosi di cocaina nascoste dentro una torcia. Nel frattempo, un’altra pattuglia ha ricostruito cosa sarebbe avvenuto nel lasso di tempo durante il quale si era perso traccia della persona portata fuori a forza dal locale a Novoli, ovvero un 24enne di origine brasiliana con il quale l’arrestato, secondo quanto appreso, aveva precedentemente organizzato la serata.
Sulla base dei primi riscontri al giovane, consapevole che l’aggressore aveva un’arma al seguito e verosimilmente accusato dallo stesso di avergli preso proprio una torcia, sarebbe stato intimato di prelevare e consegnare al suo conoscente 200 euro in contanti prima di poter scendere definitivamente dall’autovettura, sempre in zona Novoli.
Nei confronti dell’indagato, accompagnato al carcere di Sollicciano, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze in attesa della convalida della misura precautelare, sono scattate quindi anche altre accuse per i reati di estorsione e minacce aggravate.