CITTA’ DEL VATICANO – ”Stamattina 26 dicembre 2024 – ha raccontato Bergoglio ai fedeli – ho aperto la seconda Porta Santa dopo quella di S. Pietro nel carcere romano di Rebibbia: come la ‘cattedrale’ del dolore e della speranza”.
Quindi ha aggiuntio: ”Penso che in molti avete fatto un percorso giubilare che conduce alla Porta Santa della Basilica di San Pietro. E’ un bel segno. Un segno che esprime il senso della nostra vita. Andare incontro a Gesù che ci ama per farci entrare nel suo regno di amore e di pace”.
Lo ha osservato il Papa all’Angelus. Ieri, all’indomani dell’avvio ufficiale del Giubileo, hanno attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro in 35 mila come riferiscono fonti del dicastero per la Nuova Evangelizzazione.
Il carcere una ”Basilica” come San Pietro e le altre. Lo ha osservato il Papa fuori dal carcere di Rebibbia parlando coi media. Bergoglio, a domanda precisa, ha detto di non avere parlato con il ministro della giustizia Nordio della possibilità di un gesto di clemenza per i reclusi. Nella Bolla di indizione del Giubileo ‘Spes non confundit’ Bergoglio ha chiesto amnistia o gesti di clemenza nei confronti di chi e’ recluso.
Bergoglio ha raccontato che i detenuti hanno raccontato un po’ delle loro storie. E che lui gli ha ascoltati ribadendo che poteva esserci lui al loro posto. Quindi il Pontefice ha detto che dentro Rebibbia ”ci sono solo i pesci piccoli, i grossi sono fuori”.