ROMA – Con l’ingresso di circa mille nuove risorse, in larga parte giovani, Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, tocca il traguardo dei duemila dipendenti, affermandosi sempre più sul mercato italiano come operatore integrato di soluzioni e competenze nel settore delle costruzioni. Molte di queste nuove assunzioni sono state fatte fra Firenze e Barberino di Mugello, dove ci sono cantieri attivi di Autostrade, soprattutto per il completamento delle terze corsie dell’A1.
“La connessione e la cooperazione tra le diverse società appartenenti al nostro Gruppo – afferma l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi – sono la colonna portante della strategia aziendale, che punta a rendere sempre più efficiente e moderna la rete autostradale. Amplia garantisce un’esecuzione efficace e fluida degli interventi, oltre che elevati standard in termini di specializzazione, mezzi, tecnologie e capillarità sul territorio. Amplia è motore per affrontare, grazie al know-how delle sue professionalità, le prossime grandi sfide realizzative infrastrutturali, con volumi di investimenti significativi da qui ai prossimi anni.” Impegnata nella costruzione, manutenzione, ripristino e ammodernamento di strade, autostrade, ponti, viadotti, gallerie e aree di servizio, Amplia è oggi prima nel settore per numero di dipendenti diretti a tempo indeterminato in Italia. Inoltre, l’andamento dei ricavi registra un aumento, con un fatturato pari a 800 milioni di euro nel 2023.
Negli ultimi tre anni il Gruppo Autostrade per l’Italia ha completato opere previste nell’ambito del suo Piano di ammodernamento e potenziamento della rete, come la galleria Santa Lucia tra Barberino e Calenzano, la IV corsia dinamica della A4 Milano-Brescia e la V corsia della A8 Milano-Laghi, primo tratto autostradale in Italia a 5 corsie. Attualmente, sono in corso interventi come la riqualificazione del tracciato tra Calenzano e Barberino e lo scavo della galleria San Donato, propedeutico al completamento della terza corsia tra Firenze Sud e Incisa in A1. Anche per questa ragione, una significativa quota delle assunzioni di Amplia Infrastructures ha riguardato le sedi di Firenze e Barberino, oltre al potenziamento delle competenze nell’ambito genovese e in tutti i territori in cui proseguono gli investimenti per la rigenerazione delle infrastrutture gestite, come lungo la dorsale adriatica, in A14.
Amplia si avvale di tecnologie avanzate e pratiche di costruzione orientate alla sostenibilità e all’adozione di best practice in materia di economia circolare. Tra le strumentazioni maggiormente all’avanguardia, rientra ad esempio l’utilizzo della Tunnel Boring Machine (TBM) più grande d’Europa – 16 metri di diametro – per lo scavo della galleria S. Lucia (7,5 km), che ha permesso di ridurre i rischi per la sicurezza del personale e di minimizzare gli impatti sul territorio, con una gestione sostenibile dei materiali di scavo. Inoltre, sul versante delle competenze specialistiche di impiantistica elettromeccanica, la controllata C.I.EL. è player di primo piano sul panorama nazionale.
“La forza della società è data dalle sue persone, dalla grande competenza nei lavori autostradali e nella capacità di adeguare le sue prestazioni alle esigenze del Gruppo. E cioè di tutti i clienti che percorrono giornalmente le nostre autostrade” ha affermato Amedeo Gagliardi, Presidente di Amplia Infrastructures e Vicedirettore Generale Corporate del Gruppo Autostrade.