SIENA – I lavoratori dello stabilimento di Siena della Beko (circa 300) si sono ritrovati davanti ai cancelli dell’azienda. Da lì si sono spostati sotto il Comune. Per mezzogiorno, invece, sempre davanti ai cancelli della fabbrica è prevista un’assemblea con il presidente della provincia e i sindaci.
Sindacati e lavoratori, quindi, dovranno decidere la forma della mobilitazione già annunciata dalle sigle nazionali. E, stando a quanto si apprende, c’è anche l’ipotesi di dar vita a un presidio permanente.
La Beko-ex Whirlpool ha infatti annunciato il piano per l’Italia, che prevede 1935 esuberi a livello nazionale. E’ quanto si apprende da fonti sindacali, durante il tavolo in corso presso il Mimit con azienda, sindacati e tecnici del Ministero e presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto. Sarebbe prevista la chiusura di Siena, Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta.
L’annuncio arrivato nelle scorse ore, da parte della proprietà, della chiusura dello stabilimento Beko di Siena “è inaccettabile, io domani sarò a Siena, davanti ai cancelli” della fabbrica, “voglio parlare con i lavoratori e mettermi d’accordo su quelle che sono le linee comune d’azione”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa svoltasi oggi a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze.
“La Toscana non tollera un atteggiamento di questo genere e conseguentemente faremo tutto quanto nelle nostre forze per poterlo contrastare, e far ravvedere i proprietari sullo sviluppo e le attività di un’azienda” la Beko, “che si presenta con maestranze di altissima professionalità e sana da un punto di vista di gestione dello stabilimento di Siena” ha concluso Giani.