L’assessore Bezzini fa il punto: “Dal Ministero soluzioni insufficienti: mancano risorse, innovazioni e strategie sull’appropriatezza prescrittiva. In Toscana ad ottobre avevamo già speso il 90 per cento delle risorse utilizzabili”
Su 32 milioni di euro del fondo sanitario spendibili nel 2024 per abbattere le liste di attesa, in dieci mesi la Toscana ne ha già utilizzati ventinove e mezzo: il 90 per cento. “Non sono risorse aggiuntive – precisa l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -. Il governo ha semplicemente autorizzato le Regioni a spendere parte del fondo per specifiche finalità: è una spazio di manovra”.
L’assessore Bezzini fa il punto sul recupero delle liste di attesa in Toscana. “Ad oggi dall’inizio dell’anno – elenca – abbiamo recuperato 14.600 interventi chirurgici, 316 mila prestazioni ambulatoriali e 23 mila screening”.
Anche nell’anno 2022 e 2023 Regione Toscana ha utilizzato tutte le risorse autorizzate dal governo, recuperando nel primo anno 10.266 interventi chirurgici, 271.500 prestazioni ambulatoriali e 24.150 screening e il secondo 20.400 interventi e 300.500 prestazioni.
“Da Roma continuano a dire che ci sono Regioni che non hanno speso tutte le risorse – si rivolge al ministro l’assessore Bezzini – , ma non è il caso della Toscana”.
Quanto alla ricetta proposta dal Governo, l’assessore entra nel merito ed evidenza l’assenza di soluzioni concrete o capaci di cambiare davvero la situazione. “Il ministro – dice – sostiene che il decreto “Liste d’attesa” sia una legge che per la prima volta affronta il problema in maniera strutturale”. “Noi – ribadisce – continuiamo a sostenere che sia una misura del tutto insufficiente, perché non mette un euro in più per abbattere le liste d’attesa ed è priva delle innovazioni organizzative e di una strategia per l’appropriatezza prescrittiva davvero necessarie in questo momento”.
Fonte: Regione Toscana