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Mattarella alla scuola magistrati di Scandicci. Ha augurato “buon lavoro”. Nessuna accenno allo scontro fra governo e toghe

Mattarella alla scuola magistrati di Scandicci. Ha augurato “buon lavoro”. Nessuna accenno allo scontro fra governo e toghe

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Claudia Sereni, Sindaca di Scandicci, e Sara Funaro, Sindaca della Città Metropolitana di Firenze (foto quirinale.it)

SCANDICCI –  “Tanti auguri e buon lavoro”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della cerimonia per l’inaugurazione dei corsi dei Magistrati Ordinari in Tirocinio e dell’anno formativo 2025 della Scuola Superiore della Magistratura di Castelpulci (Firenze) a cui ha partecipato questa mattina, 30 gennaio 2025. Mattarella non ha fatto nessun intervento e non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti. Nessuna parola, dunque, sullo scontro Governo-Magistratura e nemmeno una parola sulla vicenda del generale libico Almasri.

Ad accoglierlo la presidente della scuola Silvana Sciarra, le sindache di Firenze e di Scandicci Sara Funaro e Claudia Sereni, e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

A seguire la cerimonia per l’inaugurazione dei corsi dei magistrati ordinari in tirocinio e dell’anno formativo 2025, che sarà aperta da un saluto di Sciarra. Poi gli interventi del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, della prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano e la relazione di Sciarra.

SCIARRA – “Lei incontra presidente Mattarella una comunità allargata, laboriosa e, aggiungo, vitale. Non è un caso che il lessico adottato in molti documenti della scuola si soffermi su elementi quali la collaborazione, la partecipazione nella didattica e perfino evidenzi un’aspettativa di crescita nell’intero arco della vita professionale. L’immagine di un arco che si tende rende bene l’idea della volonta’ e al tempo stesso della fatica nell’apprendere, per raggiungere nuovi traguardi”.

Così l’ex presidente della Corte Costituzionale, oggi presidente della scuola superiore della magistratura, Silvana Sciarra, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dei corsi dei magistrati ordinari in tirocinio e dell’anno formativo 2025 della scuola superiore di magistratura.

“L’apprendimento continuo – sottolinea Sciarra – nelle varie età della vita del magistrato, se è lecito parafrasare un grande maestro come Mengoni, serve ad accrescere quella struttura di valori, poichè tende ad ampliare le capacità di scelta e con esse a esaltare la grande dote dell’equilibrio. Un altro fronte, su cui la scuola si impegna, riguarda la formazione dei magistrati titolari o aspiranti a funzioni direttive e semidirettive di primo e secondo grado, con un’enfasi particolare sulla valorizzazione di competenze organizzative oltre che tecniche. Equilibrio e conoscenza, dunque, come punti chiari all’orizzonte. E aggiungo: conoscenza e ascolto, anche nelle molte sedi europee e internazionali in cui la Scuola è presente”.

PINELLI –  La complessità del mondo attuale “ha accresciuto l’esposizione politico istituzionale della magistratura per i margini teorici di incertezza che caratterizzano la sua azione di risoluzione dei conflitti. L’incertezza di sistema è altro e oltre il tema pur fondamentale della prevedibilità della decisione. È uno stadio di avanzamento della patologia. La vera emergenza, a mio sommesso avviso, del sistema giuridico nella modernità, da affrontarsi oramai senza ulteriori indugi. Un’esposizione comunque nociva, proprio perché mette a rischio la percezione di imparzialità della magistratura e la conseguente fiducia che in essa si deve nutrire”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli alla inaugurazione dei corsi della Scuola superiore della magistratura di Scandicci.

“Una esposizione – ha aggiunto – dovuta principalmente alle trasformazioni del diritto, più che a singole e contingenti deviazioni, che deve essere superata e che può superarsi solo attraverso strumenti di riduzione della complessità. Tutto ciò impone l’acquisizione non solo di una ancor più solida preparazione tecnico giuridica, ma anche di un’accresciuta consapevolezza critica del ruolo e degli effetti del proprio agire. Ed ancora, di essere persuasi che il raggiungimento dell’obiettivo di certezza del diritto, richiamato di recente anche dal presidente uscente della Corte Costituzionale, Augusto Antonio Barbera, dipende anche dal contributo in questa direzione dato da ogni singolo magistrato, nell’esercizio quotidiano dell’espletamento della funzione giudiziaria”.

CASSANO – La prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, intervenendo a Scandicci (Firenze) alla cerimonia d’inaugurazione, ha detto: “Mi auguro che questo patrimonio comune di valori, oggetto di approfondimento grazie all’opera sapiente e attenta della Scuola della magistratura, possa essere condiviso in un clima rinnovato, improntato al rispetto reciproco tra le varie istituzioni dello Stato, a pacatezza, equilibrio, disponibilità effettiva ad ascoltare le ragioni altrui”.

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