RYAD (ARABIA – L’aveva detto e c’è riuscito, Sergio Conceicao, il suo Milan ribalta il pronostico e l’Inter, alzando la Supercoppa a Ryad, dopo una rimontona spettacolare: da 0-2 a 3-2. La missione impossibile è diventata realtà. Con un secondo tempo da incorniciare. Grazie soprattutto alla spinta di un Rafael Leao ispirato e decisivo.
Un Milan prorompente, capace di giocare un buon primo tempo, chiuso però in svantaggio per il gol negli ultimi secondi di Lautaro. Un Milan che, in avvio di ripresa, incassa il raddoppio di Taremi e sembra sbandato e alla deriva. Rimesso in gioco dal gol di Theo Hernandez e galvanizzato dal gran pareggio di Pulisic. Seguito, neglki ultimi istanti del recupero, dal micidiale piattone di Abraham: che regala la vittoria al Milan e un successo insperato, ma fortemente voluto, da Sergio Conceicao. Artefice, con questa squadra, di una missione che pareva impossibile.
REIJNDERS – Il Milan parte bene, ma non sfrutta il suo slancio. Al quarto d’ora, Reijnders riceve palla al limite dell’area, si libera con un numero di Bisseck ma calcia poi male con il sinistro da ottima posizione. Al 23′ sono ancora gli uomini di Inzaghi a provarci con Dimarco, ma il suo sinistro dalla distanza viene parato in corner da Maignan. Al 36′, Calhanoglu è costretto a uscire per un fastidio muscolare.
LAUTARO – A sbloccare una partita equilibrata e ben giocata da entrambe, ci pensa Martinez in pieno recupero. Jimenez regala una rimessa laterale che Dimarco batte in fretta per Taremi, il quale serve in area l’argentino che finta il tiro con il destro, si sposta la palla sul sinistro e buca Maignan a una manciata di secondi dalla fine della prima frazione.
TAREMI – La squadra di Conceicao accusa il colpo e dopo neanche due minuti, nella ripresa, subisce il 2-0. De Vrij verticalizza e sorprende una linea difensiva troppo disattenta, con Taremi che stoppa bene palla e infila Maignan di piatto per il raddoppio.
THEO HERNANDEZ – Per il Milan sembra il colpo del ko, ma al 7′ accorcia subito le distanze. Leao, appena entrato, fa la differenza: si procura una punizione dal limite della quale si incarica Hernandez, che supera un colpevole Sommer sul suo palo per il 2-1. Al 17′, Bastoni ci mette la faccia per salvare in modo provvidenziale un tiro a botta sicura di Reijnders da posizione favorevolissima, con l’olandese smarcato al tiro dopo una grande serpentina di Leao sulla sinistra.
PULISIC – I campioni d’Italia in carica sfiorano il 3-1 al 27′, quando un’incornata ravvicinata del neo entrato Carlos Augusto prende il palo interno rimbalza sulla linea di porta prima che Maignan riesca a recuperare la palla. La gara è bellissima e, al 35′, arriva il 2-2. Leao lancia Hernandez sulla corsa, il francese mette una bella palla a rimorchio sulla quale si avventa Pulisic, che libera il mancino a trafigge Sommer nell’angolino lontano.
ABRAHAM – Al 42′, Frattesi viene smarcato in area, la difesa lo ferma ma dopo un rimpallo è Dumfries ad avere sul destro la palla della vittoria, con Maignan che esce e gli sbarra la strada salvando i suoi. In pieno recupero, ecco il 3-2 dei rossoneri. Leao viene servito in area alle spalle di Asllani e serve al centro Abraham che, tutto solo, segna il più facile dei gol. Il Milan può gioire per un trofeo che mancava dallo scudetto conquistato due anni e mezzo fa con Pioli. E il nuovo allenatore, Sergio Conceicao, diventa l’uomo dal tocco magico.
Tabellino e pagelle
INTER (3-5-2): Sommer 5.5; Bisseck 6, De Vrij 6.5 (39′ st Darmian sv), Bastoni 7; Dumfries 6, Barella 6 (39′ st Frattesi sv), Calhanoglu 6 (35′ pt Asllani 5), Mkhitaryan 5.5 (20′ st Zielinski 5), Dimarco 6 (21′ st Carlos Augusto 6); Taremi 7.5, Martinez 7. Allenatore: Inzaghi 5.
MILAN (4-3-3): Maignan 7; E. Royal 5.5 (42′ st Calabria sv), Tomori 6, Thiaw 6, Hernandez 7.5; Musah 6 (32′ st Abraham 7.5), Fofana 6, Reijnders 6 (32′ st Loftus-Cheek sv); Jimenez 5 (5′ st Leao 7), Morata 6, Pulisic 7.5. Allenatore: Conceicao 7
ARBITRO: Sozza di Seregno 5.5
MARCATORI: 46’pt Martinez; 2′ st Taremi, 7′ st Hernandez, 35′ st Pulisic, 48’st Abraham
Ammoniti: Mkhitaryan, Dumfries, Tomori, Barella, Bastoni
Angoli: 6-4
Recupero: 1′ pt, 5′ +2′ st