
PRATO – Su richiesta della procura guidata dal dottor Luca Tescaroli, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato ha emesso il decreto di sequestro preventivo di uno studio dentistico pratese all’interno del quale veniva esercitata abusivamente l’attività odontoiatrica.
Il reato di esercizio abusivo della professione è contestato nei confronti di due indagati, un medico chirurgo odontoiatra nato in Brasile, che riveste il ruolo di direttore sanitario dello studio, e un cittadino italiano, diplomato odontotecnico, che abusivamente è risultato esercitare la professione di medico odontoiatra.
Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del Nas di Firenze, che hanno contribuito alle investigazioni. L’attività investigativa, spiega il procuratore Tescaroli in un comunicato, è scaturita da una segnalazione dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Prato, a seguito di segnalazione di un ex collaboratore dello studio oggetto del sequestro.
Gli esiti dell’attività ispettiva e di osservazione e controllo eseguiti sulla struttura da parte del Nas hanno consentito di monitorare il significativo numero di clienti che accedevano all’ambulatorio.
Lo sviluppo investigativo, che si è nutrito delle dichiarazioni della clientela e dell’acquisizione di documentazione contabile afferente alle multiple prestazioni erogate, ha permesso di accertare che una serie di pazienti venivano sottoposti a pratiche odontoiatriche con accesso diretto dell’operatore al cavo orale da parte dell’odontotecnico, socio dello studio, privo dei titoli abilitativi dello Stato, necessari per poter eseguire prestazioni sanitarie odontoiatriche.
L’attività abusiva avveniva con la complicità di una odontoiatra, socia dello studio, che metteva a disposizione dell’odontotecnico i locali e le attrezzature funzionali a erogare le prestazioni.