I mercatini di Natale, i concerti di Capodanno, le cerimonie religiose delle feste e quelle per il Giubileo, che si apre la sera del 24 dicembre 2024: l’Italia si blinda. Nelle piazze e dappertutto. L’attentato di Magdeburgo ha fatto scattare un ulteriore rafforzamento della vigilanza. Non solo nelle grandi città (in testa Roma, Firenze, Milano, Venezia, Napoli), ma anche nei piccoli centri. C’è il rischio emulazione o l’innesco di un lupo solitario.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha così raccomandato la “massima attenzione” ai vertici delle forze di sicurezza sugli eventi di piazza invitando anche ad intensificare il monitoraggio sugli ambienti dell’Islam radicale. I profili della minaccia per l’Italia erano stati già analizzati martedì scorso durante la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto da Piantedosi.
Il tavolo, cui hanno partecipato i vertici dell’intelligence e delle forze di polizia, ha evidenziato il persistere della minaccia del terrorismo di matrice islamica, pur in assenza di evidenze su pianificazioni ostili riguardanti l’Italia. La situazione internazionale, con tanti fronti di guerra aperti, è incandescente. La preoccupazione si accresce mentre sta per iniziare l’anno del Giubileo. Roma è infatti sempre nel mirino della propaganda jihadista come luogo simbolo della cristianità e sui canali social islamisti continuano a riscontrarsi messaggi ostili che potrebbero essere raccolti da soggetti in via di radicalizzazione.
Era quindi già stata data indicazione di rafforzare il presidio degli eventi di folla, stazioni, aeroporti, luoghi di culto delle diverse confessioni religiose, specie quella ebraica. L’attentato di venerdì a Magdeburgo ha però reso necessario un nuovo check delle misure approntate. In mattinata si è così riunito al Viminale il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, formato da rappresentanti di forze di polizia e servizi. Nel pomeriggio Piantedosi ha convocato una nuova riunione per dare le nuove indicazioni. Come sempre, dopo un’azione eclatante come quella tedesca è alto il rischio di emulazione. Ed è sempre presente il pericolo del lupo solitario.
Soggetti – spesso sconosciuti agli apparati di sicurezza – che passano all’azione senza preavviso. Non servono ordigni o piani complessi: basta un veicolo lanciato in mezzo alla folla, come si è visto più volte in Europa. Da qui l’indicazione del ministro affinché siano adottate tutte le iniziative a tutela degli eventi di piazza che richiamano folle: mercatini di Natale, processioni, cerimonie per il Giubileo, concerti. Nelle metropoli come nei centri minori. A Bolzano, dove c’è uno dei più noti mercatini natalizi a piazza Werther, gli accessi sono presidiati da un cordone delle forze dell’ordine. Personale della Protezione civile è inoltre al lavoro per installare barriere di cemento al fine di ostacolare a mezzi non autorizzati l’ingresso in piazza.
Saranno poi ulteriormente intensificate tutte le attività di monitoraggio sugli ambienti più a rischio, con controlli sui soggetti che potrebbero radicalizzarsi. L’obiettivo è individuarli prima che passino all’azione ed espellerli. Dall’inizio dell’anno sono state 82 le espulsioni disposte. Giubileo sorvegliato speciale, con 700 unità delle forze dell’ordine operative ogni giorno in aggiunta a quelle già in servizio. Il 24 sera papa Francesco aprirà la Porta santa di San Pietro. Un massiccio dispositivo di sicurezza è stato messo in campo dalla questura. Tutta la zona attorno al Vaticano sarà super presidiata.
Le bonifiche scatteranno già dal giorno precedente. In campo anche nuclei cinofili, artificieri e tiratori. Controlli con i metal detector per accedere a piazza San Pietro. Saranno schierati dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate e piloni anti-kamikaze a scomparsa verranno installati in punti strategici nell’area a ridosso di piazza San Pietro. Vigilate, per garantire la sicurezza dei pellegrini, linee metro e le stazioni. Team anti-hacker pronti a sventare attacchi cibernetici.