
FIRENZE – “Il Consiglio dei Ministri di oggi ha deciso di impugnare la legge toscana sul turismo. Fratelli d’Italia ha ribadito più volte che c’erano tutti gli estremi affinché la norma venisse portata davanti alla Consulta e oggi si concretizza ciò che pensavamo da tempo. Si tratta di un atto doveroso visto che la Regione ha voluto fare il passo più lungo della gamba andando a toccare competenze che spettano solo allo Stato. D’altronde sono queste le conseguenze quando si portano avanti tentativi velleitari di legiferare da soli” lo affermano il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi e il consigliere regionale FdI Sandra Bianchini.
“La Giunta Giani ha voluto spacciare questa legge come innovativa ed era convinta di poterla utilizzare per fare campagna elettorale – proseguono -. Ribadiamo che per Fratelli d’Italia questa legge non ha mai introdotto niente di innovativo ed è stata una occasione persa per disciplinare un settore strategico per la nostra Regione, quale è il turismo. La norma toscana ha avuto come unico obiettivo quello di far passare il messaggio per cui la responsabilità della trasformazione del centro storico fiorentino in una invivibile Disneyland turistica sarebbe da imputare ai cittadini, e nello specifico ai proprietari di immobili, e non a chi governa da sempre la città che non è stato capace di gestire I flussi turistici.
Noi siamo a favore di una libera concorrenza regolamentata perché solo così si tutelano cliente, proprietà privata e impresa. Pensiamo che gli affitti brevi non debbano essere demonizzati, anzi, questi rispondono a una domanda turistica alternativa e rappresentano una fonte di reddito aggiuntiva per alcune famiglie. Una legge che ha creato tra l’altro una contrapposizione tra gli operatori del settore che non fa bene a nessuno. Il Governo sta facendo la sua parte nel trovare soluzioni condivise in favore di tutti i soggetti coinvolti in questo importantissimo comparto.
Questa volta la Giunta Giani aveva provato a limitare la libertà d’impresa e a condizionare il diritto alla proprietà privata, la prossima volta quale diritto fondamentale ha intenzione di toccare?”