Ne ha aveva fatto una battaglia: e l’ha vinta, Mario Agnelli, sindaco leghista di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Niente più ‘welfare’ o ‘smart working’ o ‘full immersion’, quando ci sono termini equivalenti in italiano e, per giunta, comprensibili a tutti. Una decisione che ha scatenato i pro e i contro. Ma la notizia è che l’Accademia della Crusca, depositaria della lingua, applaude e promuove l’iniziativa del sindaco.
La secolare istituzione, fiorentina incaricata di custodire il ‘tesoro’ della lingua italiana, come riportano il “Corriere di Arezzo” e il “Corriere dell’Umbria” , attraverso il suo presidente, Paolo D’Achille, ha voluto sottolineare: “Lodo l’iniziativa del sindaco Agnelli, perché cerca di evitare termini in inglese nella comunicazione verso i cittadini. E’ importante che le parole vengano comprese da tutti, specialmente da quella parte di popolazione più anziana nei confronti dei quali la comunicazione contenente termini stranieri non sarebbe così diretta come invece accade nel momento in cui usiamo termini in italiano”.
“Quindi ben vengano iniziative che intendono servirsi dell’italiano, sfruttando le potenzialità della nostra lingua”, prosegue ancora il presidente D’Achille. Il presidente della Crusca, inoltre, fa un rilievo – ma questo non c’entra con i termini inglesi, ma con il giusto utilizzo dei loro corrispondenti italiani – per quanto riguarda alcuni vocaboli.
“Per esempio – spiega il professor D’Achille – in questi giorni abbiamo sentito parlare di ‘inaugurazione di Trump’ ma non è corretto, perché si inaugura un monumento o un evento e non una persona. Prestiamoci attenzione”.
La delibera che ha promosso e votato il Consiglio comunale di Castiglion Fiorentino dice che “il Comune è istituzionalmente tenuto a curare gli interessi collettivi e a promuovere lo sviluppo della propria comunità e che, in attuazione dei compiti assegnati, sostiene iniziative ed azioni di sensibilizzazione legate e fondate sull’uso della lingua italiana, patrimonio ereditato formatosi nel corso dei secoli con sacrificio, degno di essere conservato, tutelato, conosciuto, utilizzato e valorizzato”.
“Ogni cittadino di Castiglion Fiorentino, ha il diritto di ricevere in italiano qualsiasi tipo di comunicazione e di informazione da parte della Pubblica Amministrazione e che la stessa vuole incentivare l’utilizzo della lingua italiana in tutte le attività e per ogni modalità di informazione – scritta e orale – da essa prodotte”.
Da qui, il succo della delibera comunale: “Garantire l’uso della lingua italiana in tutti i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino con riduzione di termini inglesi, cercando di evitare l’utilizzo degli stessi e rendendo chiara e comprensibile la comunicazione ai cittadini”.