FIRENZE – I modi migliori di celebrare il centenario della morte di Puccini sono o mettere in scena una delle opere che lo fanno amare da milioni di persone ancora oggi o creare intorno alla sua figura un bello spettacolo originale e contemporaneo: è quel che ha fatto Caterina Mochi Sismondi col suo «Puccini Dance Opera Circus» per coro di corpi e strumenti che ha debuttato ieri sera, 30 novembre, al Teatro Verdi di Firenze e torna in scena oggi, domenica 1° dicembre alle 17.
Alla musica tratta dalle cinque opere più famose di Puccini (con una sorta di preludio che accenna agli esordi del compositore, con due piccoli estratti da Le Villi), eseguita dall’Orchestra della Toscana (ORT) diretta da Gianna Fratta, si accosta e a tratti si fonde l’elettronica di Beatrice Zanin, mentre sul palco recita un attore (Giacomo Puccini) attorniato dalle sue eroine, Manon Lescaut, Mimì (Bohème), Tosca, Madama Butterfly e Turandot, che si confondono un po’ anche con le donne della sua vita. A impersonarle delle bravissime danzatrici-acrobate della Compagnia BluCinque (fantastica, per leggerezza e bellezza dei movimenti, la Butterfly che si libra nell’aria appesa per lo Chignon). Lo spettacolo è adatto anche a un pubblico molto giovane (presenti molti bambini e ragazzini in sala, disciplinatissimi), ma se ne capisce appieno il senso soltanto se si conoscono bene le opere di Puccini e anche la biografia e le lettere – solo così si coglie la connessione operata fra il suicidio dell’immaginaria Tosca e quello della povera realissima Doria Manfredi). Una bella costruzione, che, come si legge nel libretto di sala, “si struttura in coreografie aeree e terrene e scorci di testo e immagini frammentate e oniriche”.
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