Adelmo Cervi aveva 4 mesi il 28 dicembre del 1943, quando suo padre e i suoi sei zii vennero massacrati da un plotone fascista. 80 anni dopo ha sentito il bisogno di raccontare la sua versione della storia, la storia di una normale famiglia di contadini emiliani. Una famiglia antifascista che ha subito enormi violenze, la storia di una coppia, quella dei nonni di Adelmo, che vede morire i suoi sette figli per mano fascista, il dolore, i sacrifici per andare avanti e continuare il lavoro nei campi. Questa è anche la storia di un figlio che ricostruisce la vita del padre grazie ai racconti e ai documenti storici, che racconta le sue emozioni, che immagina quel padre che gli è stato strappato.
Di tutto questo e molto di più tratta il libro “I miei sette padri” di Adelmo Cervi che verrà presentato alla presenza dell’autore a Certaldo il 16 gennaio alle ore 17 a “I Macelli Public Space” in Piazza Macelli.
Un’ iniziativa organizzata e promossa dall’ ANPI di Certaldo con Società Storica della Valdelsa, Associazione Polis, associazione Anthos, SPI CGIL e Auser Certaldo, moderata dal direttore di Toscana Post Giacomo Cucini.