FIRENZE – Giovedì 5 dicembre alle 20 l’Orchestra Giovanile Italiana (OGI) torna al Teatro del Maggio (Piazza Vittorio Gui) con la direzione di Thomas Dausgaard. Il concerto, in Sala Mehta, ha cartellone una delle più celebri composizioni di Anton Bruckner – di cui quest’anno si celebra il bicentenario dalla nascita – ossia la Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore.
Dopo aver completato gli studi di direzione d’orchestra con Arne Hammelboe alla Royal Danish Academy of Music, Thomas Dausgaard ha frequentato la classe di direzione d’orchestra di Norman Del Mar al Royal College of Music di Londra. Dopo le masterclass con Franco Ferrara e Leonard Bernstein, è stato nominato direttore assistente con Seiji Ozawa alla Boston Symphony Orchestra, il che ha lanciato la sua carriera internazionale. Come direttore ospite ha collaborato con molte delle principali orchestre del mondo, tra cui la Gewandhausorchester Leipzig, la Vienna Symphony e la Bavarian Radio Symphony, la Konzerthausorchester Berlin, la Royal Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe e la Bergen Philharmonic con la quale ha inciso tutte le sinfonie di Bruckner.
L’Orchestra Giovanile Italiana – che nel 2024 festeggia i quarant’anni di attività – nasce per volontà di Piero Farulli alla Scuola di Musica di Fiesole ed è stata tenuta a battesimo da Riccardo Muti, oltre ad essere stata invitata in alcuni fra i più prestigiosi luoghi della musica internazionale e diretta tra gli altri da Claudio Abbado, Zubin Mehta, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Sinopoli, Piero Bellugi, Luciano Berio, Daniele Gatti e Jeffrey Tate.Tra i successi più recenti il concerto allo Young Euroclassic Festival alla Konzerthaus di Berlino e la tournée insieme a Martha Argerich nell’ambito del “Peace Orchestra Project”, conclusa alla Cité de la Musique di Parigi nel settembre 2023. Nel 2004 l’Orchestra è stata insignita del prestigioso “Premio Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali e nel 2008 le è stato conferito il “Praemium Imperiale – Grant for Young Artists” dalla Japan Art Association.
Composta tra il 1875 e il 1876 e ritoccata, come consuetudine dell’autore, nei due anni seguenti, la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore si pone al centro della produzione sinfonica di Anton Bruckner. Da poco più di un decennio il musicista austriaco aveva lasciato le abbazie di provincia, dove si era fatto le ossa come organista, per tentare la via del sinfonismo nella capitale. Non fu una carriera facile e finché visse fu capito poco in patria, anche se all’estero era osannato come il più grande organista del suo tempo e aveva anche ottenuto la prestigiosa cattedra di armonia e contrappunto al Conservatorio di Vienna. Bruckner considerava la sua Sinfonia n. 5 come il proprio capolavoro nell’arte del contrappunto e ascoltandola se ne ha la conferma. Strutturata in quattro movimenti, preceduti da un Adagio introduttivo, la sinfonia è costruita su una fitta trama polifonica che trova la sua massima espressione nei movimenti estremi, specie nel Finale.
Settori D e C: 20€; Settori B e A: 30€ – Biglietti acquistabili anche direttamente sul sito del Maggio
Durata complessiva 1 ora e 15 minuti circa