FIRENZE – La notizia era nell’aria da giorni, ma ora fonti ella Galleria degli Uffizi la confermano: venerdì 20 dicembre, ossia 5 giorni prima di Natale, sarà riaperto il Corridoio Vasariano, mitico passaggio sopraelevato che va dagli Uffizi a Palazzo Pitti. Nuovo taglio del nastro con il ministro della cultura, Alessandro Giuli. Nuovo in certo senso anche lui, dopo essere subentrato al dimissionario Sangiuliano.
Il Corridoio Vasariano era stato chiuso nel 2016 per via della mancanza delle norme di sicurezza antincendio. Ovvio: il percorso, lungo un chilometro, voluto da Cosimo I de’ Medici, progettato e fatto costruire dall’architetto Giorgio Vasari nel 1565 per le nozze di Francesco I de’ Medici con Giovanna d’Asburgo, doveva essere adeguato alle regole, giustamente stringenti, che oggi regolano i locali aperti al pubblico per l’antincendio. Da “Corridoio” ci passavano duchi e granduchi per non mescolarsi alla gente. E fu provvidenziale, il passaggio, per i partigiani l’11 agosto 1944, durante la Liberazione di Firenze dal Nazifascismo.
Perchè ci sono voluti otto anni di lavori? Mancanza di fondi, burocrazia e ci si è messo di mezzo anche il Covid. Ma ora, come detto, ci si dovrebbe essere. Il 20 dicembre l’inaugurazione. Ma l’apertura al pubblico non dovrebbe essere coincidente col taglio del nastro. Il direttore, Simone Verde, dovrebbe tenere, in proposito, una conferenza stampa. Ma anche in questo caso, come ormai avviene in tanti settori, il rapporto con i giornalisti non è immediato. Aspettiamo la convocazione per informare i nostri lettori, come sempre facciamo.